DAZN può cambiare idea sul divieto della doppia utenza: scenario ribaltato in poche ore
L'insurrezione popolare del popolo calcistico nei confronti di DAZN – dopo la decisione del broadcaster di vietare la cosiddetta ‘concurrency', ovvero la possibilità di utilizzare il servizio di streaming su due dispositivi contemporaneamente con un solo abbonamento (a meno che non siano connessi col medesimo IP, ad esempio nella stessa casa) – sembra aver dato il via ad una slavina che sta diventando valanga e potrebbe far breccia a tempo di record nelle intenzioni dell'azienda che ha sede nel Regno Unito.
La protesta partita dai social ha trovato cassa di risonanza in prese di posizione di gente come Lapo Elkann ma anche in editoriali su siti web e giornali, passando per gli esposti annunciati dalle associazioni dei consumatori ad Agcom ed Antitrust, fino ad arrivare oggi ad un livello più alto, quello delle istituzioni: c'è stato infatti l'intervento del Governo, che tramite il ministro Giorgetti ha convocato al MISE i vertici di DAZN per chiarire bene tutti gli aspetti della questione. Un'entrata in scivolata rapidissima, che mostra quanto l'argomento sia sensibile in un Paese come l'Italia dove il calcio è genere di larghissimo consumo.
Ma anche i presidenti di Serie A si sono mossi: molti club non hanno preso bene la mossa di DAZN e lo avrebbero fatto presente. L'insoddisfazione per le difficoltà tecniche palesatesi ad inizio stagione nella trasmissione della Serie A da parte di chi si è assicurato i diritti per il prossimo triennio (in esclusiva per 7 partite su 10 a giornata) è il terreno su cui si è innestato anche quest'ultimo malcontento dei club per un'altra vicenda impopolare come il divieto della doppia utenza contemporanea. La marea montante di opinione pubblica, mondo politico e società di Serie A potrebbe indurre DAZN a cambiare idea, rivela l'Ansa: una marcia indietro non completa ma comunque significativa, visto che la stretta sull'utilizzo dell'abbonamento da parte di più di un utente in contemporanea potrebbe slittare alla prossima stagione calcistica, invece che partire da gennaio. Qualora l'indiscrezione fosse confermata, non cambierebbe dunque nulla nella possibilità di fruire della doppia visione con un solo account almeno fino alla fine della Serie A 2021/2022.