DAZN ora potrà aumentare il prezzo dell’abbonamento durante il campionato: è scritto
Un nuovo abbonamento che aumenta il prezzo per la doppia utenza, ovvero la possibilità di usufruire dei contenuti utilizzando dispositivi che non si collegano attraverso la stessa rete domestica. La concurrency, che nell'ultima stagione era divenuta oggetto di polemiche per la volontà da parte dell'OTT di porre un freno in corsa all'utilizzo fraudolento degli accessi alla piattaforma in streaming, adesso diventa parte fondamentale delle condizioni contrattuali. DAZN ha comunicato ufficialmente a tutti gli abbonati quanto costerà vedere le partite del campionato di Serie A 2022-2023 a partire dalla prossima stagione: il profilo "standard" (al costo di 29,99 euro al mese) permetterà ai tifosi di sfruttare uno o più device (in stanze diverse, purché localizzati nella stessa abitazione) per assistere ai match; il profilo "plus", con un ritocco del prezzo (39,99 euro), garantirà la visione anche attraverso apparecchi che si appoggiano a reti differenti.
A partire dal 2 agosto, tra le pieghe della guida alle condizioni contrattuali di utilizzo, ci sono un paio di articoli che attirano l'attenzione degli utenti e precisano come DAZN potrà aumentare il prezzo dell'abbonamento anche a campionato in corso. Si tratta dei punti 2.3 (sulle condizioni principali di utilizzo) e 4.8 (aspetti economici). Potrà farlo in base a un ventaglio di opzioni che comprendono "cambiamenti della gamma di eventi sportivi inclusi nel Servizio DAZN, di cambiamenti per garantire una migliore funzionalità del Servizio DAZN, di sopravvenute esigenze tecniche e/o economiche, di mutamenti delle politiche commerciali e/o mutamenti tecnici della piattaforma per la fornitura del Servizio DAZN, di mutate condizioni di mercato o di necessità di far fronte a esigenze o problemi di sicurezza, anche in relazione a fenomeni abusivi e /o fraudolenti verificatisi nell’utilizzo del Servizio DAZN".
Gli abbonati che non vorranno accettare una modifica del costo dell'abbonamento potranno recedere dal contratto entro il termine di 60 giorni dalla comunicazione della variazione. Superato quel lasso di tempo, quelle modifiche verranno considerate tacitamente accettate. C'è ancora un aspetto che chiarisce la peculiarità del nuovo regolamento: "In deroga a quanto sopra, le modifiche apportate per conformarsi alla legge, anche in caso di cambiamenti normativi, possono avere effetto immediato".
Quanto alla parte economica, viene anche specificato: "Fermo quanto previsto all’Articolo 2.3, ci riserviamo il diritto di incrementare il prezzo del Servizio DAZN. Eventuali incrementi nei prezzi saranno notificati all’utente via e-mail all’indirizzo più recente in nostro possesso. Tali comunicazioni riporteranno chiaramente gli aumenti in questione e il termine di sessanta (60) giorni dalla comunicazione entro il quale l’utente potrà recedere dal proprio contratto, nel caso in cui non intenda accettare le modifiche di prezzo a lui prospettate. In assenza di una siffatta comunicazione di recesso nel summenzionato termine, le predette modifiche si considereranno accettate".
Una chiarezza estrema da parte della piattaforma in virtù sia della necessità di tutelare il business e gli interessi dell'azienda, sia di quanto accaduto l'anno scorso quando il tentativo di apportare variazioni contrattuali sul doppio utilizzo dell'abbonamento naufragò per la levata di scudi degli utenti.