Dazn batte Sky, Tapiro d’oro a Caressa: “Agli spettatori è andata bene, vedranno più Diletta”
"Agli spettatori è andata bene. Vedranno un po' di più Diletta Leotta che me…". Fabio Caressa riceve il Tapiro d'oro di Striscia la Notizia, sta allo scherzo e commenta con una battuta la svolta epocale nell'assegnazione dei diritti Tv che, di fatto, ha relegato Sky Sport a un ruolo marginale nella trasmissione del campionato italiano. Per il prossimo triennio (dal 2021 al 2024) sarà questa la cornice con la possibilità per il network satellitare di restare all'interno del recinto in virtù della co-esclusiva di 3 incontri a settimana (pacchetto non ancora dato in appalto e per il quale resta in corsa anche Mediaset).
Dopo quasi 20 anni la Lega di Serie A ha assegnato l'appalto a Dazn, una scelta rivoluzionaria non solo perché spezza un lungo sodalizio ma anche per il cambiamento radicale delle abitudini degli utenti e il trasferimento in streaming dello spettacolo calcio.
Quando c'è una gara c'è chi vince e c'è chi perde – ha ammesso Caressa, rispondendo alle domande di Valerio Staffelli – ma cercheremo comunque di offrire ai nostri abbonati il massimo possibile.
Dazn è riuscita ha riscosso il consenso dei presidente delle squadre di Serie A sul gong: la decisione è arrivata a pochi giorni dalla scadenza del bando e dopo una lunga riflessione in assemblea di Lega per le differenti posizioni espresse dalle società, oltre all'ipotesi di aprire all'ingresso dei Fondi di private equity nel calcio italiano. È di 840 milioni di euro l'offerta che ha ricevuto 16 voti su 20, somma alla quale dovrebbero aggiungersi a breve anche gli introiti calcolati per i diritti delle 3 gare in co-esclusiva. Vinte anche le perplessità legate all'aspetto tecnico: una delle obiezioni maggiori, infatti, faceva riferimento alla diffusione e alla difficoltà di ricezione del segnale e alla connessione. Il supporto di Tim è stata una delle carte vincenti che ha dissolto ogni dubbio.
