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Davide Ancelotti è pronto per diventare allenatore: dopo 12 anni può salutare papà Carlo

Davide Ancelotti non vuole più lavorare come braccio destro di papà Carlo: l’obiettivo è quello di trovare una nuova squadra nella prossima stagione per lavorare da solo.
A cura di Ada Cotugno
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La carriera di Davide Ancelotti potrebbe proseguire in solitaria, sulle orme del padre ma su una panchina diversa. Il vice allenatore del Real Madrid è pronto a trovare una nuova squadra da poter gestire da solo e cominciare una carriera diversa dopo 12 anni al seguito di Carletto. È difficile che possa seguire suo padre in uno nuovo club e si è già affidato a un'agenzia di rappresentanza per potersi creare un futuro diverso.

Come riporta Relevo Davide Ancelotti ha già rifiutato diverse squadre per poter restare nello staff tecnico del Real Madrid, un ambiente che conosce bene e dove è amato dai giocatori, ma dal prossimo anno il piano è quello di trovarsi una squadra per fare pratica da solo. L'italiano ha le idee chiarissime sulla piazza che cerca e, se non dovesse trovare nulla di soddisfacente, potrebbe accompagnare suo padre nella possibile avventura sulla panchina del Brasile.

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Davide Ancelotti allenerà da solo nella prossima stagione

L'etichetta di "figlio di" l'ha tolta da un po' di tempo e sono ormai 12 anni che Davide Ancelotti lavora al fianco di Carlo: ha scalato le gerarchie fino a diventare il suo braccio destro ed è molto rispettato dai giocatori del Real Madrid che seguono tutte le sue direttive. Ma adesso sente la voglia di trovare una squadra da gestire da solo per cominciare la carriera da allenatore. Ha 36 anni ma l'esperienza non gli manca e in passato ha fatto gola a diverse squadra, tanto da rifiutare tre panchine.

A gennaio 2024 ha detto di no all'Arabia Saudita, al Leicester e anche al Reims, ma adesso cerca un progetto da far crescere. Davide Ancelotti vorrebbe una squadra che gli permetta di lavorare senza troppe pressioni e di inciampare anche durante il suo primo anno da allenatore capo. Una piazza tranquilla, senza troppe pressioni, sarebbe un ottimo modo per cercare di seguire le orme di papà Carlo che nel frattempo potrebbe volare in Brasile per diventare il nuovo commissario tecnico della nazionale verdeoro. E se non dovesse trovar nulla, anche Davide potrebbe vivere con lui questa esperienza.

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