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Darboe torna in Gambia dopo anni e riabbraccia la mamma: “La cosa più bella che potessi vivere”

Il calciatore della Roma Ebrima Darboe è tornato in Gambia dopo cinque anni ed ha potuto finalmente riabbracciare la madre. Il centrocampista classe 2001 ha postato il momento dell’incontro sui social e ha scritto: “Dopo cinque anni tornare a casa e riabbracciare mia madre è la cosa più bella che potessi vivere. Grazie a tutti per le preghiere per me”.
A cura di Alessio Morra
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Ebrima Darboe, un giovane calciatore della Roma che poche settimane fa ha fatto il suo esordio in Serie A, è tornato dopo cinque anni in Gambia e in tutti questi anni non era mai riuscito a incontrare la madre. Il centrocampista ha pubblicato sul suo profilo Instagram l'incontro con la madre, e il primo abbraccio dopo tutto questo tempo. E a corredo ha scritto: "Dopo cinque anni tornare a casa e riabbracciare mia madre è la cosa più bella che potessi vivere. Grazie a tutti per le preghiere per me".

L'incontro tra Darboe e la madre dopo 5 anni

Nemmeno ventenne Darboe ha giocato in Serie A e anche in Europa League, è sceso in campo anche nella semifinale di ritorno con il Manchester United, ma senz'altro il momento più bello e emozionante di questa stagione è stato questo. Cinque anni sono un'eternità, soprattutto per un ragazzo giovane che ha patito tante sofferenze. Darboe è riuscito finalmente a vedere la mamma con cui trascorrerà delle giornate indimenticabili in Gambia prima di tornare nella Capitale, dove a inizio luglio la Roma inizierà il ritiro.

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La particolare storia di Ebrima Darboe

Da poco ventenne, è nato il 6 giugno 2001, Darboe ha avuto una vita davvero difficile. Perde il padre quando è ancora un ragazzino e per aiutare la famiglia lascia la madre, un fratello e due sorelle e parte alla ricerca di un futuro migliore. Sale su un autobus strapieno che va dal Gambia alla Libia, paesi che distano 3500 chilometri. In Libia se la passa male davvero, finisce in un campo profughi gestito da trafficanti di esseri umani. Riesce a scappare e arriva con un barcone in Sicilia, è minorenne ed è ospite di uno SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati). Era già alto, 180 centimetri, ma pesava appena 50 chili. La sua vita prende un'altra svolta quando dopo essersi trasferito a Rieti un osservatore della Roma lo segnala al club giallorosso che lo ingaggia, firma un contratto da 50 mila euro a stagione e gran parte della cifra la invia alla madre in Gambia. A maggio ha fatto l'esordio in Serie A. Recentemente è stato adottato dalla sua agente, Miriam Peruzzi, e da qualche giorno ufficialmente si chiama Ebrima Darboe Peruzzi.

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