Danilo Iervolino a Fanpage: “La Salernitana darà spettacolo. Quella telefonata di De Laurentiis…”
Mancavano pochi minuti alla mezzanotte quando il 31 dicembre 2021 la Salernitana ha potuto festeggiare l'inizio di un nuovo anno con qualche minuto d'anticipo rispetto agli altri. Tutto è cominciato dal momento in cui i trustee hanno risposto alla pec di Danilo Iervolino confermando che la sua offerta era stata accettata diventando di fatto il nuovo proprietario della Salernitana. Lì ha avuto inizio la festa granata. La fine di un incubo che spiana la strada al nuovo presidente chiudendo l'era Lotito-Mezzaroma.
Iervolino, che nel 2004 aveva fondato l'Università telematica Pegaso, riconosciuta e accreditata dal Ministero dell'istruzione nel 2006, è stato a soli ventotto anni il più giovane al vertice di un'università europea. Oggi il suo nome è sinonimo di rinascita per la Salernitana. A poche ore dalla fumata bianca, in esclusiva a Fanpage.it, ha parlato del nuovo progetto granata, dei piani futuri e dell'impronta che intende dare alla sua gestione.
Il neo presidente granata, in attesa di essere ufficializzato come tale dopo il passaggio delle quote, ha svelato anche un retroscena risalente a pochi minuti dopo la nomina come nuovo proprietario della Salernitana. "Ho ricevuto una piacevole telefonata da parte del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis". Nessun mistero sull'acquisizione del club all'ultimo giorno utile: "Dopo l'ultimatum sono stato avvicinato da alcuni professionisti. A quel punto ho fatto di tutto".
Iervolino, che idea ha della Salernitana che sarà?
"Una grande squadra con tifoseria fantastica e ottime prospettive. L'impegno è quello di creare un club con valori di diffusione dello sport, lealtà e tolleranza. Una squadra che faccia andare allo stadio famiglie e bambini per vedere un bello spettacolo, che punti sul settore giovanile e sull'osmosi con territorio e città. Questa è la Salerno che vedo in un medio-lungo periodo".
E invece nel breve? C'è un campionato in corso.
"No, ad oggi stiamo elaborando un progetto di discontinuità e cambiamento in termini di progettualità e strategia. Valuteremo persone, nomi, competenze, investimenti, calciatori e altro. Mi auguro di riuscire già ad operare nel mercato di riparazione a rinforzare la squadra. Non dipende solo da me, ma soprattutto dalla velocità con la quale avverrà ufficializzato il passaggio di quote. Oggi è impossibile operare con le mie risorse sul mercato. C'è un iter burocratico che dobbiamo rispettare con trustee e Figc e che speriamo di velocizzare".
Sul mercato avete già cominciato a lavorare in qualche modo?
"Noi ora dobbiamo elaborare progetto, strategia, persone. Solo a seguire parleremo di investimenti e calciatori. Oggi è prematuro, quando sarò ufficialmente il proprietario mi confronterò con tutti i dirigenti per mettere in atto quanto prima le azioni di rinforzo della squadra".
Ha parlato di settore giovanile, in Italia non tutti ci puntano.
"Anche per questo la Salernitana dovrà puntare molto sulla cantera. Dovremo dare spazio a tutti uscendo fuori dal coro, premiando il merito"
Perché con tanti mesi a disposizione si è arrivati a comprare la Salernitana all’ultimo giorno utile?
"Questo non lo so, non ho elementi per poterlo dire perché non conosco tutte le vicende. Quando c'è stato l'ultimatum alcuni professionisti mi hanno avvicinato e mi hanno fatto leggere diversi dossier. In quel momento ho capito che bisognava intervenire per la gloriosa storia del club, per il suo tifo e la sua città che adoro. Solo allora ho capito che era il momento di farlo. Per la Salernitana sarebbe stata una condanna uscire dal professionismo. Uno smacco insopportabile per la città".
Anche la scorsa estate si era parlato di un suo interessamento.
"Ho dovuto smentire la scorsa estate, me ne avevamo parlato sommariamente nel mio ufficio. Comunque non c'era stata alcuna forma di contatto. L'ho fatto solo negli ultimi giorni lanciando il cuore oltre l'ostacolo".
A proposito di ostacoli, si parla di un ricorso da parte di un fondo svizzero sulle modalità della cessione.
"Ne so veramente poco perché c'è stato massimo riserbo. Non sapevamo nulla degli altri concorrenti. Spero che tutto si risolva quanto prima per dare la giusta serenità a squadra e tifosi".
Ora ci sono 45 giorni per formalizzare il tutto, la paura ora è che diventi un’altra corsa contro il tempo.
"Questo non lo posso garantire io, perché sono l'acquirente e non il venditore. Penso di aver dimostrato negli anni la mia serietà e sono pronto per il trasferimento delle quote. Il resto dovranno farlo i trustee, con l'avallo della Figc. Tutto sta procedendo in maniera ordinata senza problematiche".
Ha già avuto modo di parlare con squadra e allenatore per caricarla in vista di questa corsa salvezza?
"No, ancora no perché mi sono dedicato molto alla stampa e all'informazione. Ho un progetto aperto di divulgazione e il rapporto con la stampa e con i tifosi deve essere a tutto tondo. Dai prossimi giorni mi dedicherò anche all'operatività, ma a distanza".
La prima del 2022 vedrà la Salernitana affrontare subito il Venezia all’Arechi: sarà presente allo stadio?
"No, sarò presente solo quando sarò ufficialmente il proprietario della Salernitana".
In questi giorni ha ricevuto una telefonata che non si aspettava?
"Ho ricevuto una bella telefonata dal presidente De Laurentiis. Mi ha dato ottimi consigli, eravamo già amici e quindi mi ha fatto molto piacere".
Vede i margini per un rapporto nuovo tra Napoli e Salernitana?
"Prematuro parlare di una sinergia, ma mi auguro che i rapporti siano così distesi e rispettosi. Soprattutto per lavorare nel bene della regione".
Oggi si può dire che Danilo Iervolino ha “liberato la Salernitana” dalla vecchia proprietà, come chiedevano i tifosi granata?
"Liberato non posso dirlo, perché la vecchia proprietà ha lavorato bene raggiungendo traguardi importanti. Posso solo dire che c'è stato un grande cambiamento dovuto all'impianto regolatorio che non permette allo stesso proprietario di avere due squadre. Mi auguro che i tifosi siano contenti, così come la città. Ho ricevuto delle affettuosità e degli incoraggiamenti che mi hanno davvero commosso. Da parte mia sono già felicissimo ed entusiasta".
Ha avuto contatti con Lotito?
"Nessuno. Né prima, né ora. Non ho avuto il piacere di conoscere né il presidente Lotito né il dottor Mezzaroma. Ho parlato di discontinuità in termini di progetto. La Salernitana sarà marchiata a fuoco con una visione tutta nuova. Un modo diverso di affrontare il calcio nel rapporto con le istituzioni, la città e i tifosi. Un modo nuovo di operare".