Daniel Bertoni shock: “Ho un cancro, ma gli ultimi esami lasciano ben sperare”
L'annuncio come un fulmine a ciel sereno perché, dopotutto, davanti a certe notizie non si può né si riesce a premettere alcunché: "Ho il cancro, un cancro alla prostata". Così, Daniel Bertoni, tra le altre ex Napoli e Fiorentina, ha annunciato la propria malattia in diretta, durante il programma sportivo "Botines y Escritorios" su radio Late, la radio di Buenos Aires dove l'ex giocatore si diletta a commentare gli eventi legati alla sua grande passione, il calcio.
Un colpo sferrato dritto allo stomaco dell'ex campione classe 1955 che non ha voluto nascondere la propria malattia e il momento delicatissimo, guardando con realismo e fiducia nel futuro: "Ho appena effettuato alcuni esami e i dottori mi hanno detto che sto bene. Per fortuna ho una buona assicurazione medica, e gli oncologi mi stanno curando molto bene". Un messaggio che ha subito riscontrato un mare d'affetto nei suoi confronti, campione indimenticato ovunque abbia militato nella sua prestigiosa carriera.
Daniel Bertoni ha legato la sua storia calcistica soprattutto con l'Italia, in un doppio filo che lo ha visto giocare al Napoli, all'Udinese, alla Fiorentina. Soprattutto in viola ha trascorso il suo periodo più lungo nel nostro campionato, con 122 presenze complessive tra i gigliati. A Firenze è iniziata la sua avventura italiana, prelevato dal Siviglia sotto la famiglia Pontello che provò a costruire il sogno di una squadra vincente attorno a quell'argentino che stava facendo parlare tantissimo in patria, cresciuto con la maglia dell'Independiente e che con la Seleçion si era laureato campione del Mondo nel 1978, dove segnò due reti, una nella finale vinta 3-1 contro l'Olanda.
Quattro stagioni in viola, dando prova di qualità sottoporta con 27 centri in 97 presenze in A, poi il trasferimento a Napoli, nel 1984 dove si mise a disposizione dell'amico e connazionale Diego, per due stagioni. Altre 54 presenze con la maglia dei partenopei e 14 reti, prima di trasferirsi a Udine, nel 1986 dove concluse la sua avventura in Serie A e salutò la carriera calcistica. Per il "Puntero" di Bahìa Blanca, il calcio è rimasto sempre la passione principale, seguendo indirettamente come opinionista e commentatore, per la gioia propria e dei propri estimatori. Che adesso tifano ancora per Daniel, nella partita più importante.