Dani Alves sta lavorando per tornare nel calcio: è la sola possibilità per evitare la bancarotta
Dani Alves è libero su cauzione dopo essere stato condannato in primo grado dal Tribunale di Barcellona per stupro nei confronti di una ragazza. A causa della denuncia della giovane ha trascorso gli ultimi 14 mesi della sua vita dietro le sbarre per poi ritrovare la libertà condizionata dietro il pagamento di una somma altissima, un milione di euro. Che non ha potuto pagare lui, perché tutti i suoi averi sono "congelati" e non ha più alcun finanziamento esterno, dopo essere finito in carcere. Intanto, l'ex campione brasiliano avrebbe però programmato cosa fare: sicuro di essere assolto starebbe organizzandosi per rientrare nel mondo del calcio, l'unica via che gli garantirebbe di guadagnare velocemente di nuovo molti soldi.
L'indiscrezione è rimbalzata dalla Spagna al Brasile per fare una puntata in Messico e ritornare in Europa. Un giro del mondo che ha coinvolto il recente passato di Dani Alves. Spagna e Brasile, i due Paesi in cui si è diviso negli ultimi tempi, sia per piacere che per necessità, tra affari e investimenti in Madrepatria e la prigione a Barcellona. Poi, il Messico ultima tappa calcistica prima di finire in disgrazia, dove aveva concluso tra polemiche e cause la sua avventura ai Pumas. Proprio il club messicano avrebbe chiesti nei confronti di Alves un risarcimento milionario davanti al quale il brasiliano dovrà difendersi.
Perché Dani Alves non ha più soldi da quando è stato in carcere
Ma da quando Alves è finito in prigione ha dovuto dire addio anche al suo patrimonio immenso, tra conti congelati, investimenti fermi, problemi familiari e contratti saltati. A tal punto che la clausola sarebbe stata pagata dietro un accordo per cedere i diritti della propria storia per un docufilm. Dopotutto, gli sponsor hanno abbandonato Alves di fronte alle accuse di violenza sessuale, i conti gli sono stati bloccati per il rischio di fuga e in Brasile ha una causa con la sua ex moglie per emolumenti e assegni non pagati. L'unica strada che avrebbe per rialzare economicamente la testa sarebbe dunque solo quella calcistica.
Alves non tornerebbe in campo, ma starebbe programmando il proprio rientro in altra veste – ha evidenziato El Pais dietro ad alcune indiscrezioni – sfruttando la sua fama, il suo nome e un palmares tra i più importanti e vincenti al mondo. Non si sa ancora dove e come, ma il brasiliano avrebbe sussurrato a diversi amici di avere già in mente un piano non appena verrà scagionato da ogni accusa. Perché resta convinto che la giustizia lo dichiarerà innocente malgrado il giudizio avverso in primo grado dove è stato condannato a 4 anni e mezzo.