Dani Alves racconta la ‘bugia’ della Juve: “Mi dissero che avrebbero cambiato, non era vero”

Quando a fine giugno del 2017 Dani Alves risolse il suo contratto con la Juventus dopo appena una stagione – un matrimonio felice culminato nel double Scudetto-Coppa Italia e nella finale di Champions League – furono in molti a rimanere sorpresi, pur conoscendo l'imprevedibilità dell'allora 34enne bahiano, estroso sia in campo che fuori.
L'ex pilastro del Barcellona sul momento non scese nei dettagli sui motivi della brusca separazione, salvo poi tornare sulla questione un paio di anni dopo: "Mi sono sentito ingannato da quando non ho ottenuto ciò che mi era stato promesso. E questa è la peggior sensazione che ci sia. Non è stato piacevole, anzi. Ho sentito che mi hanno deluso ed è solamente per questo che ho lasciato la Juventus".
Parole criptiche, che il brasiliano chiarisce oggi, aggiungendo un altro particolare, ovvero la ragione – a suo dire – dell'addio al club bianconero. Lo spunto per vuotare il sacco glielo offre la domanda di un tifoso della Juve, cui Dani Alves risponde con una story su Instagram: "Perché ho lasciato la Juventus? Perché mi dissero che avrebbero cambiato lo stile di gioco e non era vero".

Il laterale destro a fine stagione fece registrare un ruolino personale di tutto rispetto, nonostante la frattura del perone che lo aveva fermato a novembre: 6 gol e 7 assist in 33 presenze complessive, con tanto di due reti decisive nella fase ad eliminazione diretta della Champions, messe a segno contro Porto e Monaco.
Tutto sembrava preludere alla sua permanenza a Torino, poi evidentemente ha pesato lo ‘stile di gioco' di Massimiliano Allegri, che all'epoca chiudeva la sua terza stagione alla Juventus. Chi pensava che per Dani Alves il grande calcio avesse detto tutto, si sbagliava. Avrebbe giocato (e vinto) per i due anni successivi al PSG, prima di fare ritorno in Brasile al San Paolo, dove oggi milita tuttora a quasi 38 anni.