Dani Alves come un invasato sui campi della Juve: ha rischiato due volte il patatrac
Il Brasile è uno dei grandi protagonisti annunciati dei Mondiali. Per Qatar 2022 il commissario tecnico Tite ha deciso di puntare anche sull'esperienza infinita di Dani Alves, che diventerà il più anziano della Seleçao a scendere in campo in una rassegna iridata. A 39 anni il giocatore più vincente della storia del calcio (44 trofei) sogna di mettere in bacheca anche quel titolo che gli manca, e che ha conquistato a livello Under 20.
Un punto di riferimento per tutti in campo e fuori Dani Alves, che si prepara a disputare il terzo Mondiale della sua storia. Il calciatore che attualmente milita in Messico, nel Pumas UNAM, è molto carico. Vuole dimostrare di essere ancora all'altezza della situazione con buona pace di chi ha attaccato il ct per la sua convocazione, lamentandosi anche per alcune esclusioni eccellenti in altri ruoli, come quella di Gabigol.
L'esterno classe 1983 è pronto a stupire. L'entusiasmo è quello di un ragazzino a giudicare dai primi allenamenti in cui Dani Alves si è fatto anche un po' prendere la mano. Infatti non sono sfuggite almeno un paio di situazioni "pericolose" che hanno rischiato di rovinare la serenità nel gruppo verdeoro. Tutto è accaduto in Italia e in particolare in un ambiente che il calciatore conosce benissimo: il Brasile si sta allenando sui campi della Juventus, squadra in cui Dani ha militato nel 2016-2017.
Una sorta di ritorno a casa dunque per l'esperto esterno che ha conquistato la scena per un eccesso di foga durante i lavori con i compagni. Dani Alves infatti ha inizialmente rischiato di mettere al tappeto Raphinha in occasione di un torello. L'ex Barcellona che si trovava al centro e doveva dunque recuperare il pallone è entrato in maniera molto dura sull'esterno offensivo che è riuscito a togliere il piede in extremis. Dopo il contatto, il classe 1996 ha zoppicato per un po' con qualche difficoltà a poggiare il piede sul terreno. Poco dopo scambio del cinque con Dani Alves, sorridente per l'accaduto.
Successivamente la situazione si è ripetuta durante la partitella, con un durissimo tackle alle spalle di Pedro. Colpita anche la caviglia dell'attaccante del Flamengo che non ha riportato conseguenzae ma è apparso un po' preoccupato per una situazione pericolosa soprattutto alla luce degli infortuni che nelle ultime ore stanno privando diverse nazionali di alcuni dei loro protagonisti.
Ma perché Dani Alves si è mostrato così invasato in allenamento, al punto di rischiare il doppio patatrac? Potrebbe trattarsi di casualità, e di un eccesso di foga gestito male da parte del campione 39enne non "lucido" come ai tempi migliori, oppure non è da escludere anche la volontà di dare un messaggio forte a tutto il gruppo. Quale? Quello di prepararsi a dare battaglia in campo e non usare solo il fioretto. Il Brasile infatti avrà bisogno anche di quantità e ritmo, oltre che dell'indiscutibile talento e tecnica.
