Dall’euforia per gli Europei alla delusione mondiale, Bonucci non ci sta: “La salita è già iniziata”
Leonardo Bonucci non ha potuto dare il proprio contributo a causa di un infortunio che lo ha tenuto fuori dai giochi della Nazionale. Così, giovedì sera a Palermo ha assistito alla disfatta italiana, impossibilitato a fare alcunché, guardando da bordo campo l'inconsistenza dell'attacco azzurro e il gol al 92′ della Macedonia del Nord che ha messo fine al sogno mondiale. Una botta tremenda che il centrale della Juventus ha accusato doppiamente, lui abituato da sempre a viverle in campo, quelle stesse emozioni consapevole di poter cambiare il corso del destino. Così com'era accaduto agli ultimi Europei quando l'Italia sorprese tutti e si prese il trofeo, con Bonucci titolare.
Proprio questo contrappasso ha messo in ginocchio Bonucci trascinato in una manciata di mesi dal vortice che ha preso la Nazionale dall'euforia per il successo continentale al dramma della seconda esclusione consecutiva da un Mondiale. Lui che, insieme a Chiellini quest'estate diede sfogo allo sfottò via social verso gli inglesi, battuti nella loro Wembley, ha dovuto subire e accettare il sarcasmo di ritorno, davanti alla ingloriosa eliminazione. Incredibile ed ingiustificabile per un Paese quattro volte Campione del Mondo e campione continentale in carica. Eppure, l'unica via è dover fare i conti con la realtà, per quanto triste e perversa in un destino capace di cancellare in 90 minuti qualsiasi certezza. "Le due emozioni sono ai vertici opposti. La grande euforia e gioia di quest’estate si contrappongono in maniera netta alla delusione e all’amarezza di questa esclusione, acuita ancora di più dal non aver potuto aiutare i miei compagni per quei 90’"
Così inizia sul proprio profilo personale lo sfogo di Bonucci, ritornando su quanto accaduto giovedì sera al "Barbera" ammutolito dal ‘traditore' Trajkovski al 92′. "Ora è il momento di guardare avanti, quest’estate ci siamo presi i meriti e gli elogi per aver fatto qualcosa di unico, oggi dobbiamo assumerci le responsabilità di non aver guadagnato il passaggio per demeriti nostri, più che per meriti di altri. È tempo di analisi, concrete e approfondite, per ripartire, per dare all’Italia e agli italiani quello che meritano".
Una ripartenza che, al momento, non si sa come mettere in moto, tra sensazioni negative, la girandola delle classiche accuse e la voglia di mollare tutto e lasciare spazio ad altri. "Lo abbiamo già fatto" ricorda però Bonucci da buon trascinatore e uomo spogliatoio. "E la salita è già iniziata, per Me, per Noi. Ci sarà da faticare per tornare in vetta, ma abbiamo già dimostrato di saperci arrivare.
Il futuro è adesso!"
