Dalle lacrime a Wembley, Danimarca in semifinale per Eriksen: “Sa che giochiamo per lui”
Il sogno danese continua in questo Europeo in un crescendo rossiniano che prosegue con la semifinale contro l'Inghilterra a Wembley. Un torneo iniziato malissimo con l'arresto cardiaco di Chris Eriksen all'esordio che scosse il mondo del calcio e non solo, fino al successo odierno ai danni della Repubblica Ceca. Simbolo di questa rinascita sono stati due giocatori in particolare, Delaney e Kjaer goleador e capitano di una Nazionale che si era stretta attorno al centrocampista dell'Inter.
Dalle lacrime di dolore e disperazione, a quelle di gioia e felicità. Il filo conduttore si chiama Chris Eriksen, attorno al quale tutta la Danimarca intesa come Nazione e Nazionale si è stretta e continua virtualmente a stringersi virtualmente ogni volta che scende in campo. E' nel nome dell'ex Tottenham, oggi fuori pericolo, che i suoi compagni scendono in campo e ricercano la vittoria che fino a questo momento non è mancata.
Uno dei protagonisti del quarto contro i cechi è stato Delaney che ha aperto le marcature del match. Lo stesso giocatore che un secondo dopo il dramma di Eriksen si era posto come scudo umano per preservare il compagno da occhi indiscreti e morbosi, mentre – mani al viso – era scoppiato in un pianto disperato. Oggi, a distanza di qualche settimana, le lacrime hanno lasciato spazio ad un urlo di gioia e rivincita, anche in onore di Eriksen.
"Lui sa che giochiamo per lui" ha sottolineato Kjaer altro simbolo di questa Danimarca. Il difensore del Milan, e capitano della Nazionale, è stato il primo a soccorrere Eriksen, è stato colui che gli ha salvato la vita con un primo intervento. Ed è colui che ha guidato in campo ogni volta la Nazionale danese alla vittoria. "E' difficile trovare le parole per quanto sta accadendo. Avevamo un obiettivo, arrivare a Wembley e ci siamo riusciti, adesso possiamo provare a puntare all'ultimo obiettivo più importante. Anche per Chris".