Dalla Spagna: lo scambio Pjanic-Arthur è ‘un trucco per gonfiare i bilanci’
Pjanic al Barcellona, Arthur alla Juventus. È in pratica tutto fatto tra le due società, con i giocatori che a breve saranno impegnati con visite mediche e firme sui rispettivi contratti. Il club campione d'Italia si è mosso per tempo. Lo ha fatto trovando una valida alternativa al bosniaco e sistemando anche i conti societari. Già, perché l'operazione Arthur ha una valenza molto importante non solo dal punto di vista tecnico. La Juventus, grazie all'affare di mercato con i blaugrana, potrà infatti mettere a bilancio una super plusvalenza. E così farà anche lo stesso Barcellona.
Il primo colpo di mercato di questa estate ‘anomala', sta dunque trovando il parere favorevole delle due parti in causa: entrambe interessate a rimettere a posto i bilanci. Dalla Spagna, c'è però qualcuno che guarda con sospetto a questa trattativa. Secondo il quotidiano ‘ABC', che ha analizzato tempi e modi dell'operazione, lo scambio tra Juventus e Barcellona altro non sarebbe che ‘un sistema per migliorare i bilanci: un trucco economico per far quadrare i conti dopo l'emergenza Coronavirus‘.
L'accusa arrivata dalla Spagna
A supporto della propria tesi, il quotidiano di Madrid ha riportato le parole del candidato alla presidenza Jordi Ferré ("Questa è una mossa economica, non una di calcio"), e spiegato il trucchetto utilizzato da Juventus e Barcellona grazie ai dati di Transfermarkt ‘la prova più chiara del trucco economico è la valutazione effettuata da Transfermarkt, il sito web di riferimento per la valutazione, di Arthur e Pjanic – ha scritto ‘ABC' – Il prezzo reale dell'azulgrana sarebbe di 56 milioni di euro e quello del centrocampista della Juventus 52 milioni. In altre parole, il Barcellona avrebbe gonfiato il prezzo del suo calciatore di 24 milioni e gli italiani di 18 milioni".
Il precedente con la Juventus
Per il Barcellona questa ‘modalità' di mercato, non sarebbe neanche una novità. Come ha evidenziato il sito ‘Ok Diario', la società del presidente Bartomeu aveva infatti già approfittato di plusvalenze ‘borderline': prima con l'affare Yayà Touré e più di recente anche con lo scambio con il Valencia dei due portieri Neto e Cillessen, i cui prezzi dei cartellini sarebbero stati gonfiati. Sempre secondo il portale di Madrid, anche la stessa operazione di mercato con la Juventus dello scorso gennaio, che aveva portato il giovane Alejandro Marques a Torino e Matheus Pereira a Barcellona, sarebbe nata con l'intento di trovare un escamotage per sistemare i bilanci.