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“Dale hermano, forza fratello, è l’unica frase che ricordo”: Dybala scolpito nella mente di Zaniolo

Nicolò Zaniolo conta i giorni che lo separano all’inizio del ritiro prestagionale con la Roma per mettersi agli ordini di José Mourinho. “Ci siamo!”, scrive su Instagram, volendo lasciarsi alle spalle i ricordi dei gravi infortuni alle ginocchia. Nella sua memoria c’è una voce in spagnolo che dal 12 gennaio 2020 non riesce a dimenticare: quella di Paulo Dybala.
A cura di Paolo Fiorenza
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Nicolò Zaniolo morde il freno e non vede l'ora di mettersi a disposizione del nuovo tecnico della Roma José Mourinho per lasciarsi alle spalle infortuni e cattivi pensieri: l'ultima storia pubblicata su Instagram dal 21enne talento giallorosso non ha bisogno di ulteriori interpretazioni: "Ci siamo!".

Dopo tutta la cautela con cui il ragazzo ha accettato di posticipare il suo rientro in campo alla prossima stagione, sacrificando con grande dolore la partecipazione agli Europei, adesso Zaniolo si sente in credito col destino. La forza per reagire gliela hanno data i tifosi della Roma, come ha raccontato qualche giorno fa a ‘Sportweek': "È come se avessi giocato ogni domenica e fatto ogni volta doppietta. La gente qua è incredibile. C’è un tifoso, Lorenzo, che mi scrive tutti i giorni e tiene il conto della riabilitazione: siamo ad oltre 400 giorni. Le mie priorità sono cambiate. Prima andavo in palestra perché mi dicevano di andarci. Adesso, se non ci vado, non riesco ad allenarmi".

Il calcio italiano ritroverà uno Zaniolo sicuramente più maturo, ma il percorso è ancora lungo: "Devo crescere sotto tanti punti di vista, ho 21 anni e molti se lo scordano. E tre obiettivi: prendere la patente, affermarmi come calciatore e come persona. Io ho sempre odiato le regole. Se sono costretto a fare qualcosa, fatico a farla. È un mio grosso limite. Devo migliorare. Ho avuto il Covid per 21 giorni e stavo impazzendo".

L'inizio del dramma sportivo di Zaniolo ebbe luogo all'Olimpico il 12 gennaio 2020, quando si ruppe il primo legamento crociato nel match contro la Juventus. Tra le immagini di quel giorno ce n'è una in particolare che ebbe risalto, quella in cui si vede Cristiano Ronaldo dargli una carezza. Il romanista invece tira fuori un altro ricordo di quel giorno. Nella sua memoria non c'è la mano di Ronaldo, ma spunta una voce in spagnolo: "Ho visto la foto, ma non ricordo la carezza. Ero in trance, non capivo ancora cosa fosse successo davvero. Ne avevamo parlato tante volte con i compagni, avevamo già fatto i conti con altri infortuni: cosa si sente, cosa non si sente… Temevo il peggio ma non capivo. Ricordo solo una frase in spagnolo: ‘Dale hermano', forza fratello. Era Dybala…".

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