Dal talento Havertz a Volland, i segreti del Leverkusen avversario della Juve in Champions
La sconfitta rimediata in casa contro la Lokomotiv Mosca non deve far commettere l’errore alla Juventus di sottovalutare il Bayer Leverkusen. Già, perché i tedeschi, che al momento occupano la sesta posizione in classifica nella Bundesliga, sono avversario abbastanza temibile. Di certo non troverete nomi del grande calcio mondiale nella rosa della squadra allenata dal tecnico Peter Bosz, quanto piuttosto sono tanti i giovani davvero interessanti. Un’età media di 26 anni e diversi gioiellini vogliosi di mettersi in mostra soprattutto nella più grande vetrina del calcio internazionale come la Champions League. E allora ecco che dall’esperienza di Bender e Aranaguiz al talento dei vari Bailey e Paulinho, fino ad Alario e Diaby, si va a finire anche ad Havertz, il trequartista che tanto piace alla Juventus. Ma vediamo nel dettaglio la rosa del Leverkusen evidenziando i lati tecnici più interessanti dei giocatori.
Il 4-2-3-1 base del tecnico olandese
Dal punto di vista tattico, la base di partenza del gioco del Bayer è il 4-2-3-1. Il tecnico Bosz, senza defezioni particolari, si affida molto alla coppia di centrali formata da Tah e Sven Bender che hanno il compito di fraseggiare fra loro e far cominciare l’azione d’attacco con la complicità di Aranguiz. Già, perché è lui il mediano, che resta più dietro rispetto agli altri compagni di reparto (spesso Baumgartlinger) che in fase di non possesso si portano a ridosso degli attaccanti formando uno scudo di quattro persone alle spalle della punta. Già, il tridente offensivo, quello composto dal capitano Kevin Volland centravanti e dai vari Bailey o Alario, con Havertz in proiezione offensiva, ad accompagnarlo senza dimenticare ovviamente Bellarabi.
La stella della squadra: Havertz
Ecco, proprio Kai Havertz, ad oggi, rappresenta la stella di questa squadra. Classe 1999 e un talento innato per questo trequartista tedesco che sta facendo impazzire il mondo intero. Specie la Juventus, con Paratici che stasera potrà osservarlo più da vicino magari per poter poi sferrare l’attacco decisivo e acquistarlo il prossimo anno. A soli 20 anni ha già un valore di mercato pari a 90 milioni di euro. Una cifra incredibile, in linea però con il mercato attuale. Può giocare sia come centrocampista centrale che come mezzala, ma anche da attaccante esterno destro o sinistro e anche da trequartista dove si esprime al meglio. Con la maglia della prima squadra del Bayer Leverkusen, dopo essere cresciuto nel vivaio, ha già messo a segno 31 gol e 23 assist.
Un’età media di 26 anni e tanti talenti
La squadra che è stata affidata nelle sapienti mani del tecnico olandese Peter Bosz, è un mix perfetto di giovanissimi e giovani con esperienza. Un connubio incredibile che ha visto esplodere talenti del calibro dello stesso Havertz, che con Bosz riesce ad esprimersi anche meglio e di velocisti come il giamaicano Bailey (sempre monitorato dalla Roma) e da nuove leve come l’ala mancina Paulinho (classe 2000) e Moussa Diaby, arrivato in prestito dal Psg.
Da non sottovalutare anche i valori dei giovani a centrocampo come Amiri, un’autentica spina nel fianco nell’ultima sfida di campionato vinta sul campo dell’Augusta. Insomma, un mix perfetto che si completa anche in difesa dove il trentenne Sven Bender è il regista perfetto nel perfezionare i movimenti di Tah e Weiser (23 anni) e di Sinkgraven (l’ex Ajax che di anni ne ha 24).
Bender e Volland gli uomini di maggiore esperienza
E proprio sull’esperienza dei gemelli Bender (Sven e Lars che hanno 30 anni) e del centravanti Volland (27) che fa affidamento il tecnico olandese. Sono loro la vera spina dorsale della squadra che, con la complicità di Aranaguiz (30) a centrocampo, costituiscono la colonna portante d’esperienza nella zona nevralgica del campo, lasciando ai giovani gli esterni, liberi di vagare e di esprimersi senza preoccuparsi di qualche errore di troppo in fase di possesso palla. Una soluzione che in questo momento sta dando ragione a questo Bayer che fa leva anche sull'esperienza in attacco di Bellarabi, nonostante il passo falso in casa contro la Lokomotiv Mosca che in prospettiva della gara in trasferta sul campo della Juventus di CR7 ha complicato subito e non poco le speranze di qualificazione agli ottavi di finale dei tedeschi costretti ora a recuperare.