Dal Papu Gomez a Castro e Biraghi: come avrebbe giocato il Catania senza le cessioni
Una lettera di Natale anomala che ha scombussolato le festività, l’umore e le speranze di squadra e tifosi del Catania. Lo storico club siciliano, protagonista di una permanenza in Serie A durata dalla stagione 2006/2007 a quella 2013/2014, ha infatti inviato una lettera ai propri tesserati specificando come a breve la società, sprofondata in un’enorme crisi economica, debba fare a meno dei propri calciatori invitandoli a trovarsi un’altra sistemazione quanto prima. L’ennesimo ribaltone di anni davvero bui per il Catania: dalla retrocessione in B fino a quella in C, fino al calcioscommesse e adesso alla crisi societaria. Andando indietro nel tempo, dunque, abbiamo voluto mettere in evidenza un 11 di formazione del Catania del tutto particolare, ovvero costituito da coloro i quali oggi sono diventati calciatori affermati e che se non fossero stati ceduti, avrebbero costituito un vero e proprio patrimonio per il club etneo.
In porta ci sarebbe stato indubbiamente Andujar
Da luglio 2009 a luglio 2014, Mariano Andujar è stato tesserato con il Catania. Il portiere argentino, oggi, a 36 anni, dopo essere passato anche per il Napoli, gioca con l’Estudiantes. Ma nella sua carriera, il club etneo è stato una tappa fondamentale per la sua carriera. Ben 149 presenze con il Catania, 199 gol subiti e per ben 42 volte la sua porta è rimasta inviolata. Numeri che comunque evidenziano la grande stima che pubblico e società ha sempre avuto per questo portiere che nel 4-3-1-2 che abbiamo costituito, sarebbe stato indubbiamente il titolare indiscusso fra i pali. Fra Coppa America e Mondiale, conta anche 11 presenze con la maglia della Nazionale dell’Argentina.
Nei 4 di difesa spicca la presenza di Biraghi
Particolare ma curioso formare una difesa dopo così tanti anni dall’ultima volta in Serie A del Catania. Negli anni che hanno caratterizzato il passaggio dalla serie cadetta al massimo campionato italiano, il club etneo ha avuto diversi tesserati che però col tempo poi non sono mai completamente esplosi da top player. Nel cuore della lunga permanenza in A però, sicuramente nel ruolo di centrali difensivi si sono distinti a lungo difensori del calibro di Matias Silvestre e di Nicolas Spolli. Fra alti e bassi, per il primo da sottolineare soprattutto l’esperienza a Milano fra Milan e Inter, ma anche con la Sampdoria. Per il secondo invece, importante il passaggio alla Roma, ma senza mai lasciare il segno. Oggi Silvestre è svincolato mentre Spolli è in B tra le fila del Crotone.
Un terzino d’eccezione a sinistra
A destra, non potendo utilizzare alcun terzino destro, abbiamo adattato Ezequiel Schelotto che indubbiamente è stato uno dei calciatori di maggior successo degli argentini del Catania. Oggi al Brighton in Premier League, da ricordare soprattutto il gol nel derby di Milano quando vestiva la maglia dell’Inter. E a proposito dei nerazzurri, un interista attualmente in forza alla squadra di Conte, è stato protagonista del Catania del passato. Stiamo parlando di Cristiano Biraghi che in questa formazione prenderebbe ovviamente il ruolo di terzino sinistro. Per lui in Sicilia 23 presenze in A nella stagione 2013/2014.
Castro e non solo ad impreziosire il centrocampo
Non male anche il centrocampo, almeno dal punto di vista dei nomi. Anche qui, spicca sicuramente la presenza del ‘Pata’ Castro che quest’anno a Cagliari è uno dei tanti protagonisti di una prima parte di stagione da parte dei sardi davvero importante. Lui a Catania ha giocato dal 2012 al 2015 realizzando 13 gol e 10 assist in 94 presenze. Con lui nel terzetto mediano anche Panagiotis Tachtsidis che fra gli ex catanesi di centrocampo, è uno dei pochi rimasti nell’orbita Serie A. Punto fermo del Lecce di Liverani, il greco ha giocato in Sicilia nella stagione 2013/2014 collezionando 12 presenze ma senza lasciare particolarmente il segno.
C’era anche Lanzafame nel passato del Catania
Adattato a completare il reparto c’è Davide Lanzafame che nonostante più bassi che alti in Italia, nella seconda parte della sua carriera si è riscattato in Ungheria prendendosi anche il titolo di capocannoniere nel massimo campionato nazionale. A Catania per lui 13 presenze e 2 gol nella stagione 2011/2012.
Il talento di Gomez con Donnarumma e Pellè in attacco
A concludere c’è ovviamente l’attacco che lo completeremo con il trequartista migliore della Serie A, del gioiello più prezioso emerso da quel Catania argentino dei miracoli: Papu Gomez. Il capitano dell’Atalanta dei miracoli guidata da Gasperini, è stato un punto fermo degli etnei dal 2010/2011 al 2012/2012 con un bottino totale di 111 presenze, 18 gol e 17 assist. Con lui sulla trequarti, le punte sarebbero state Alfredo Donnarumma e Graziano Pellè. Entrambi non hanno propriamente lasciato il segno nel club etneo, ma negli anni si sono consacrati nel grande calcio. Il primo è stato grande protagonista con gol a raffica in C con il Teramo e poi in B prima con la Salernitana e poi soprattutto con Empoli e Brescia che grazie alle sue reti sono approdate in A.
All’estero tre ottime ‘alternative’
Oggi con le ‘Rondinelle’ di Corini al fianco di Balotelli, a Catania ha giocato solo nelle giovanili, dato che è cresciuto proprio nel club etneo, ma senza mai lasciare il segno in prima squadra. Così come per Pellè che oggi in Cina si culla nella sua pioggia di milioni dopo essere stato protagonista anche con l’Italia di Conte. A Catania ha giocato i B nella stagione 2004/2005 ma senza mai andare in gol in 15 presenze. In alternativa, sul fronte offensivo, abbiamo inserito anche Keko, oggi al Malaga, così come Bruno Petkovic, punta della Dinamo Zagabria con cui ha anche realizzato 1 gol nell’attuale Champions, più Gonzalo Bergessio, capitano del Nacional di Montevideo attualmente primo in classifica nel massimo campionato uruguaiano. Indimenticabile a Catania anche Maxi Lopez che in Sicilia ha giocato 83 partite realizzando 27 gol e 8 assist. Oggi sta provando a rilanciarsi nel Crotone di Stroppa in B.