Da #SarriOut ad #Allegri, delusione e rimpianto dei tifosi della Juve dopo la sconfitta
#SarriOut è l'hashtag decollato nella serata di ieri, subito dopo la sconfitta della Juventus in finale di Supercoppa contro la Lazio. Sei gol subiti in due partite, identico il risultato (3-1 all'Olimpico, 3-1 a Riad), identico il copione (bianconeri in dieci a Roma per il rosso a Cuadrado, in inferiorità anche nella finale araba per l'espulsione di Bentancur). Ad alimentare la delusione dei tifosi non è solo il ko e l'aver perso il primo trofeo della stagione ma anche le parole del tecnico che – imbrigliato da Simone Inzaghi – ha spiegato il flop parlando di "mancanza di brillantezza" poi ancora di "deficit di energie fisiche e mentali" e aggiungendo una chiosa che ha fatto ribollire il sangue nelle vene a un popolo che non è abituato a perdere: "siamo arrivati scarichi a questa partita". È stato come spargere sale sulle ferite.
La nostalgia di #Allegri alimenta il tam tam dei tifosi
Come sfogare la delusione e la rabbia? Su Twitter ha preso piede un altro hashtag che tira in ballo l'ex allenatore a metà tra il rimpianto e l'amarcord, la nostalgia per una squadra che sapeva dominare, colpire e affondare l'avversario, stritolarlo tra le proprie spire nemmeno fosse un boa che cattura la preda e poi la fagocita un poco alla volta. #Allegri è la tendenza della Rete, in particolare tra i sostenitori bianconeri, che sposta l'ago della bilancia verso il pragmatismo del ‘vecchio' tecnico per nulla amante dell'estetica del calcio, assolutamente avverso alla logica del bel gioco e degli schemi, più strettamente vincolato alla capacità di leggere la partita e all'esaltazione delle prodezze dei campioni. "Tattica e schemi sono tutte cazzate", ha ribadito di recente chiarendo un concetto semplice, semplice: "Il calcio è arte e gli artisti sono i grandi campioni, non devi insegnare a loro niente ma solo metterli nelle migliori condizioni per fare bene".
#SarriOut: Se vuoi altro rispetto ad Allegri prendi Guardiola
I commenti più emblematici al riguardo sono due e tracciano una linea spartiacque tra l'esaltazione di chi credeva che anche a Torino avrebbe fatto capolino il sistema tattico che ha fatto breccia in Europa e la depressione di chi sembra vivere un incubo a occhi aperti. "#Sarri perde il confronto con #Allegri sotto tutti i punti di vista. Parliamo di allenatori di categorie differenti. Chi si dovrebbe vergognare non è chi parla ancora di Allegri ma chi ne parla male". C'è dell'altro? Sì ed è come rigirare il coltello nella piaga. "Se vuoi altro rispetto ad Allegri prendi Guardiola". È sempre #SarriOut vs #Allegri.