Da Higuain al fattore CR7. I 5 motivi per cui la Juventus può vincere la Champions
Il gol di De Ligt e l’esultanza del popolo dell’Ajax all’Allianz Stadium di Torino, fa ancora male per quella Juventus che lo scorso anno, nonostante la tanta fatica, era riuscita nell’impresa di superare l’Atletico Madrid rimontando due gol. Oggi il pericolo che il difensore olandese possa ripetersi infrangendo i sogni di gloria del popolo bianconero non c’è dato che il talento Orange è passato proprio ai campioni d’Italia, e proprio questo rappresenta forse quest’anno un’arma in più per la Juventus per vincere finalmente la Champions League. Lo diciamo subito, non sarà facile, come non lo è mai stato per nessun altra squadra che negli anni avesse ambito a inizio stagione ad alzare questo trofeo. Abbiamo però provato a centrare 5 motivi per cui questo può davvero essere la stagione giusta per la Juventus per poter finalmente vincere la Champions League.
L’arrivo (o il ritorno) di Higuain come riferimento per CR7
I cori dei tifosi che in estate volevano la permanenza di Gonzalo Higuain alla Juventus, sono stati ascoltati dalla società. E non è stato tanto il parere del popolo bianconero a convincere Paratici, Nedved, Agnelli e lo stesso Sarri, a puntare sull’argentino, quanto la convinzione di un ragazzo che pare esaltarsi tanto e sacrificarsi come non mai quando ha al fianco un campione come Cristiano Ronaldo. Già, perché il Pipita può essere l’arma in più della formula Sarri, un pò come Benzema al Real Madrid che con CR7 ha costruito un’intesa duratura negli anni. Ecco, proprio così Sarri vorrebbe che fosse Higuain, in modo tale da poter mettere in condizione Ronaldo di esaltarsi come sa fare.
L’ambizione di Ronaldo è un fattore da non sottovalutare
La Juventus lo scorso anno ha acquistato Cristiano Ronaldo per vincere la Champions League. Ma sappiamo tutti come è andata a finire. E allora ci riproverà quest’anno, sempre con il fenomeno portoghese in prima linea, al centro del progetto. Un fattore importante per società e tifosi avere in squadra un giocatore ambizioso che vuole battere nuovi record. A cominciare da quello dei gol realizzati nel girone che vede ad oggi CR7 fermo a 61 reti rispetto alle 66 di Messi. Ecco, su questo punto la Juventus potrebbe trarne un vantaggio: dall’ambizione del suo giocatore più rappresentativo. Uno che non si ferma mai, neanche davanti all’ostacolo più difficile.
Valide alternative in difesa che non facciano rimpiangere Chiellini
Ritornando alle spiegazioni tattiche, è indubbiamente ottimale vedere che il mercato della Juventus si sia chiuso con diversi acquisti in difesa. Sono infatti arrivati De Ligt, Demiral e Danilo. Con quest’ultimo che eventualmente potrebbe anche giocare in una difesa a tre. Un fattore anche questo fondamentale dato lo scorso ricambio che i bianconeri avevano in questo reparto quando uno tra Bonucci e Chiellini era costretto a dare forfait. Allegri non si è mai fidato di Rugani, Sarri pare stia facendo lo stesso. Gli arrivi dunque di questi tre calciatori colmano dunque una falla importante nella retroguardia bianconero che sicuramente in Champions è stata decisiva anche lo scorso anno quando Chiellini, nella fase decisiva della competizione, nel doppio confronto con l’Ajax, è dovuto rimanere fuori per infortunio. Rugani non giocò male, ma serviva uno con la stessa grinta di Giorgione e De Ligt lo sta dimostrando, ma non sottovalutiamo Demiral..
Un centrocampo con più qualità e alternative
Sarri si è presentato alla Juventus indicando Pjanic come il giocatore che avrebbe toccato più palloni nella sua idea di gioco. Un calciatore imprescindibile dunque per tecnico bianconero che nel suo calcio sprint potrà contare in Champions anche su altri calciatori di una certa esperienza a centrocampo come Rabiot e Ramsey. Nonostante la giovane età, i due hanno dimostrato di poter essere decisivi diversi gare in passato con Psg e Arsenal. In Champions, l’abbiamo imparato, la qualità e le giocate del singolo possono essere decisive (vedi Lucas lo scorso anno contro l’Ajax) e la Juventus ha puntato proprio su una panchina ulteriormente più lunga capace con la qualità di poter sopperire magari a qualche carenza fisica rispetto agli avversari. E con un centrocampo così, c’è davvero da stare sereni.
Il gioco di Sarri può essere un’arma in più in Champions
L’ultimo fattore è ovviamente quello su cui punta principalmente la società che con coraggio ha sostituto un tecnico vincente come Allegri con Maurizio Sarri. La Juve del tecnico toscano può arrivare lontano, ha sicuramente diversi giocatori buoni e funzionali per il gioco in velocità e profondità. Certo, il fattore anagrafico, con l’età media della rosa più alta di tutta la Champions, alla lunga potrebbe pesare sulla lucidità dei calciatori bianconeri in un gioco così frenetico e di rimbalzo come quello di Sarri, ma è quello che cercava la società. La Juventus ha scelto Sarri per il suo essere cinico con la squadra, sapendo sfruttare anche il fattore campo in maniera ottimale e provando a ostacolare la superiorità degli avversari con un gioco veloce e a due tocchi, cosa che con Allegri, in alcune gare, avrebbe fatto la differenza.