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Da De Bruyne a Van Gaal, la Nations League ora fa infuriare le Nazionali: “Non ha alcuna importanza”

La Nations League è diventata un peso per le Nazionale. Sia De Bruyne che il Ct dell’Olanda, Van Gaal, hanno pesantemente criticato questo torneo arrivato al termine di una stagione logorante.
A cura di Fabrizio Rinelli
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La Nations League 2022/2023 inizierà domani, mercoledì 1 giugno alle 18:00 con la sfida tra Polonia e Galles. Da quel momento in poi prenderanno il via le prime gare della fase a gironi. Quattro per l'esattezza fino al 14 giugno prima di darsi poi appuntamento a settembre per riprendere la competizione. L'ennesimo sforzo da parte dei calciatori che in più occasioni hanno lamentato i troppi impegni stagionali che sono diventati a dir poco logoranti. Lo sfogo di Arturo Vidal è infatti solo l'ultimo di una lunga serie. Già, perché oltre al cileno anche in Europa iniziano a farsi largo i malumori proprio di alcuni esponenti di spicco del calcio continentale che si sono scagliati fortemente contro la stessa Nations League.

Molti giocatori hanno appena concluso una lunghissima stagione con il proprio club. Come Kevin De Bruyne che con il suo Belgio affronterà l'Olanda venerdì 3 giugno nella prima gara della fase a gironi. Una partita tra scontenti verrebbe da dire dato che sia il centrocampista del Manchester City che lo stesso Ct degli Orange, Louis Van Gaal, hanno pesantemente contestato la scelta di far disputare anche le gare della Nations League. "Due settimane in più sono troppo lunghe –  si sfoga il giocatore nel ritiro del Belgio – Non capisco davvero queste partite perché questa competizione non ha alcuna importanza".

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De Bruyne è un fiume in piena: "Queste sono in realtà partite amichevoli – aggiunge – Tutti hanno giocato una stagione lunga e difficile, ma lamentarsi è inutile. Come giocatori, non possiamo farci nulla, anche se vorremmo riposare. Quindi andremo a fare il nostro lavoro sul campo…”. Il fantasista dei Citizens ribadisce: "In un anno abbiamo massimo tre settimane di libertà". Il Belgio sfiderà Olanda, Polonia e Galles, già anche gli Orange in una partita che sulla carta sembra promettere spettacolo ma che forse nessuna delle due Nazionali, viste anche le parole di De Bruyne, avrebbe voluto giocare. Van Gaal infatti sostiene la tesi del giocatore del Belgio: "Ha ragione – ha detto l'allenatore degli Orange in conferenza stampa – È stata una stagione molto difficile con tante partite e senza dimenticare lo stress legato al coronavirus. Giocare quattro partite in undici giorni è pazzesco".

Per questo motivo Van Gaal risparmierà Virgil van Dijk, che giocherà solo la partita contro il Belgio il 3 giugno: “Dobbiamo essere seri – ribadisce il Ct – Ha giocato più di sessanta partite per il Liverpool in stagione, ed è reduce da un grave infortunio. Non ce la fa più e dopo questa partita, gli darò il riposo di cui ha bisogno". Il Belgio già nella scorsa edizione della Nations League, al termine della finale per il terzo e quarto posto contro l'Italia giocata a Torino, dalle parole di Courtois, ribadì il proprio disappunto per queste partite: "Qui si gioca solo per soldi e dobbiamo essere onesti – dichiarò Courtois nell'ottobre scorso – Noi giochiamo solo perché per la UEFA sono soldi extra". Il portiere del Real Madrid fu un fiume in piena: "Possono essere arrabbiati per le altre squadre che vogliono la Superlega, ma non si preoccupano dei giocatori, si preoccupano solo delle loro tasche". Un concetto che il Belgio ha dimostrato di portare avanti anche in questa edizione del torneo.

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