Da Chiesa a Castrovilli, ecco i record registrati in Europa dai talenti della Serie A
La Serie A resta un campionato affascinante, e ricco di spunti. Malgrado il dominio incontrastato della Juventus, reduce da otto titoli di fila in altrettante stagioni, infatti, la massima serie continua ad essere un torneo dal quale emergono enormi individualità e importanti primati. Con gli osservatori, nel caso di specie il Commissario tecnico Mancini, ma non solo, pronti a prendere nota e a ad agire di conseguenza. In termini di convocazioni in nazionale o, lato scout, in termini di interessamenti di mercato. E così, con sole due giornate a referto, ecco quali sono i talenti nostrani in grado di fare già la differenza e segnalarsi, fra i cinque migliori campionati d'Europa, in singoli aspetti statistici.
Da Chiesa a Zapata: è dominio italiano per tiri a partita
La Serie A è, stando alle statistiche rilevate dal portale whoscored.com, quasi esclusivista del comparto ‘tiri a partita’. Già perché in Europa, ai primi cinque posti per conclusioni per match, ci sono proprio quattro calciatori nostrani. Di cui due, al vertice, col sangue tricolore. Mentre Lewandowski, si accomoda in quinta posizione con 5.3 tentativi per gara anche se con una sfida in più in Bundesliga.
Poi, come detto, è un monocolore targato massima serie italiana con Zapata e Lautaro Martinez appaiati al terzo/quarto posto con 5.5 tiri e, davanti a tutti, il tandem, visto anche in azzurro in questi giorni, Chiesa–Immobile: con 6 conclusioni per il biancoceleste e 6.5 per il toscano.
Dribbling per match: Castrovilli su tutti insieme a Kalu del Bordeaux
Anche nel comparto dribbling, ripetiamo, con due partite in luogo delle tre della Bundes e della Liga e delle quattro di Premier League e Ligue 1, c’è ancora tanta Italia al top. Nello specifico, il baby Castrovilli che, in estate, nel ritiro di Moena, ha convinto tutti, ma proprio tutti guadagnandosi il diritto ad una chance dopo due anni in prestito alla Cremonese.
E così, il #10 tuttofare, bravo sulla trequarti così come sugli esterni o da mezzala, è partito titolare contro il Napoli per poi bissare la partenza dal primo minuto nella sfortunata trasferta di Genova col Genoa. Risultato? Fra i migliori in campo per la formazione viola con ben 5 dribbling riusciti di media. Al top in Europa insieme al nigeriano Kalu del Bordeaux capace, largo sulla sinistra, nel 4-4-2 globale dei girondini, di collezionare altrettanti dribbling per gara.
Bisoli, la roccia del Brescia. Luis Alberto, fra i più performanti d’Europa
Terra di bomber, di dribblatori seriali ma anche di rocciosi mediani capaci di schermare la difesa e rivelarsi importanti negli equilibri globali di squadra. E in questo particolare fondamentale, c’è proprio un italiano, Dimitri Bisoli, a fare la voce grossa. Il #25 di Corini è, difatti, l’intercettore per eccellenza in Serie A con ben 5.5 contrasti tentati a partita. Uno in meno, in media, rispetto al terzino dei Red Devils Wan–Bissaka ma 0.5 in più rispetto Ricardo Pereira e Ndidi del Leicester, e a Maiga del Metz.
E poi, ecco Luis Alberto che, nella mediana biancoceleste, fra una trasferta al ‘Ferraris’ con la Sampdoria e un derby pareggiato con la Roma, è stato capace di ottenere il quinto voto medio migliore del vecchio continente a quota 8.26. Dietro Sancho (8.28), Werner (8.31), Slimani (8.42) e Lewandowski (8.67).