Da Cassano a Bowles, la top 10 dei talenti sprecati secondo France Football
Antonio Cassano è il più grande talento di calcio sprecato. Il calciatore che aveva tutto per sfondare ed essere veramente forte, diventare un campione ma gli è mancata la testa giusta per ambire a grandi traguardi anche a livello personale. Se ci fosse un premio da assegnargli il ‘Pallone di latta' (qualcosa di molto simile al ‘cucchiaio di legno' per il rugby) forse farebbe al caso suo. France Football intanto lo ha inserito in cima a una classifica poco lusinghiera, la top 10 dei calciatori che avevano davanti una carriera spalancata e grandi prospettive ma hanno rovinato tutto facendosi del male da soli.
Perché c'è proprio l'ex calciatore di Bari Vecchia in vetta alla graduatoria? Le motivazioni indicate dalla prestigiosa rivista internazionale tolgono ogni dubbio. "È giusto parlare di talento sprecato citando chi ha vinto scudetto e Liga, ha segnato 150 gol, di cui uno nella finale di Euro 2012? Sì, se questo giocatore è Antonio Cassano". Roma, Real Madrid, Milan, Inter le maglie indossate dal fantasista pugliese che ebbe la più grande occasione della vita con il trasferimento in Spagna ma di quel periodo, oltre al rapporto controverso con Fabio Capello, lui stesso ricorda qualche marachella di troppo: tra le ‘cassanate' passate alla storia c'era il consumo di Nutella a cui proprio non riusciva a resistere… "La mangiavo a cucchiaiate e presi 14 chili", ha confessato di recente. Il resto fa parte del diario di bordo di un'avventura iniziata con quel numero di alta classe con l'Inter e finita con poca gloria fino al ritiro.
FantAntonio, però, è in buona compagnia. France Football elenca accanto a lui altri ex calciatori che hanno mandato tutto a carte e quarantotto. Adriano ‘l'imperatore' è stato travolto dai propri limiti e dalla difficoltà di controllare abusi, eccessi e debolezze caratteriali che gli hanno fatto da zavorra: un grande attaccante che non è mai riuscito a esplodere. Come dimenticare Gascoigne? Irriverente e col gomito troppo alzato (fuori dal campo) ha perfino rischiato la vita in diverse occasioni perché cercava se stesso in fondo al bicchiere. Alcol e droga, vita notturna trascorsa negli strip club e trovate eccentriche come allestire uno zoo nel giardino di casa hanno fatto parte della vita spericolata dell'olandese van der Meyde.
Alla Juve ancora ricordano il flop Anelka mentre a Firenze non hanno mai dimenticato il voltafaccia di Berbatov. Mario Basler s'è bruciato troppo in fretta e nel calcio tedesco ha avuto una fiammata improvvisa fino a spegnersi. Del nigeriano Yekini, morto a maggio del 2012, si ricordano gli alti e bassi nelle squadre di club dopo aver vinto il Pallone d'Oro africano e trascinato la Nigeria con i suoi gol. Stan Bowles e Antonio Angellillo riportano le lancette dell'orologio un po' più indietro nel tempo.
Il primo a 21 anni fumava 60 sigarette al giorno e fuori dal campo aveva una vita molto più movimentata rispetto a George Best. Era capace di tutto e dette un saggio di sé quando con una pallonata centrò in pieno la FA Cup vinta dal Sunderland quando era al QPR. "Volevo solo divertirmi un po'… mi stavo annoiando", disse a corredo di quella partita contro i Black Cats nella quale realizzò una doppietta. Il secondo, l'ex angelo del record da 33 gol (deceduto nel 2018), aveva un carattere ribelle e una vita ‘chiacchierata' per le distrazioni extra-calcistiche. Il mago Herrera si liberò di lui con un colpo di bacchetta magica.
La Top 10 dei talenti sprecati di France Football
- 1. Antonio Cassano
- 2. Gascoigne
- 3. Stan Bowles
- 4. Antonio Angelillo
- 5. Berbatov
- 6. Yekini
- 7. Basler
- 8 Anelka
- 9 van der Meyde
- 10. Adriano