Clamoroso sciopero del tifo della Curva Nord dell’Inter in finale di Coppa Italia: “Misura è colma”
Stasera l'Inter si gioca la prima delle due finali che l'attendono in questo finale di stagione: affronterà la Fiorentina a Roma per portarsi a casa la Coppa Italia. Sarà poi la volta dell'atto conclusivo della Champions League, a Istanbul contro il Manchester City. In particolare quest'ultimo appuntamento è atteso in maniera spasmodica dai tifosi nerazzurri, una parte dei quali tuttavia nelle ultime ore ha sollevato una polemica nei confronti della società, alla luce delle difficoltà per riuscire a mettere le mani sui biglietti per il match in programma il 10 giugno allo stadio Ataturk.
La vicenda è così aspra che addirittura porterà ad uno sciopero del tifo durante il match dell'Olimpico.
I posti riservati agli interisti a Istanbul sono circa 20mila, decisamente pochi a fronte della massiccia richiesta, e tutti gli abbonati sono stati messi sullo stesso piano per mettersi in coda, senza alcuna distinzione di settore o appartenenza a gruppi, salvo utilizzare come ultimo criterio dirimente l'anzianità di tessera: "È presumibile che le richieste risultino superiori alla disponibilità di biglietti – spiegava la nota dell'Inter – In questo caso, tra le soluzioni che il Club cercherà di adottare, verranno presi in considerazione, nei limiti del possibile, anche gli Abbonati o Soci Inter Club da più stagioni, sempre nell’ottica di premiare la fedeltà. Ad esempio un abbonato da 8 stagioni sarà ragionevolmente privilegiato rispetto ad un abbonato da 2 stagioni. La semplice possibilità di richiedere un codice di accesso non garantisce quindi di poter poi acquistare un biglietto né impegna il Club a farne acquistare uno".
Un trattamento che alla Curva Nord del Meazza, cuore pulsante del tifo, non è andato giù ed hanno voluto farlo sapere alla società tramite una presa di posizione ufficiale pubblicata nella serata di ieri sul proprio profilo Instagram, dal titolo emblematico: "Rispetto per la Nord!!!".
"Da Riyad a Salerno, passando per Porto e Lisbona, abbiamo garantito sempre colore e sostegno incessanti senza chiedere nulla a nessuno ed autofinanziando tutti gli spettacoli coreografici realizzati con indicibili sacrifici economici e fisici – premette la Curva Nord – Adesso ci attendono due momenti fondamentali del percorso sportivo stagionale e per dar pieno sostegno ai ragazzi, già da stamattina a Roma oltre 60 volontari (come sempre a spese della Nord) stanno allestendo l'ennesimo spettacolo coreografico che – siamo certi – ancora una volta colpirà il cuore di ogni tifoso interista".
"Questo bellissimo stato di cose e quello che riteniamo un proficuo e reciproco rapporto di stima con la società rischia però di venir compromesso da quella che ci appare una gestione quantomeno discutibile nell'organizzazione della trasferta in Turchia – continua il comunicato – Con la speranza che si trovi presto una soluzione che possa accontentare tutti, ci troviamo a dover denunciare una profonda penalizzazione dei frequentatori dell'anima del tifo nerazzurro che, ad oggi, ci impedirebbe di dar sostegno vocale e coreografico in occasione della finale di Istanbul. Sebbene ci sia fiducia che ancora una volta si possa trovare una soluzione, chiediamo tempestivo intervento a tutela del nostro diritto ad esserci come sempre, specie in virtù del fondamentale ruolo che innegabilmente ricopriamo nella guida del tifo e di cui siamo certi ci sarà grande necessità".
Poi la nota viene al cuore del problema: "Non è pensabile che il tifo organizzato debba mettersi in coda con le centinaia di migliaia di interisti che da tutto il mondo hanno desiderio di assistere ad un incontro unicamente in virtù dell'importanza che ricopre; interisti come noi di certo, ma che per lo più durante l'anno non hanno sicuramente compiuto mai alcun sacrificio per esser costantemente presenti né in casa né in trasferta. Trovate una soluzione!!! Come Curva Nord non accetteremo passivamente di vederci relegati a spettatori di altri interisti (che non potranno certo avere le competenze e le capacità per sostituirci nella guida del tifo) senza prendere una decisa posizione già a partire dall'incontro di domani qualora non ottenessimo rassicurazioni".
Quest'ultima frase accennava ad un possibile sciopero del tifo e forse anche alla mancanza di coreografia in occasione della finale di Coppa Italia con la Fiorentina: l'ipotesi sembrava rientrata dalle notizie diffusesi nella mattinata di oggi ed invece andrà esattamente così, come comunicato con una storia su Instagram postata nel pomeriggio dalla Nord: "La misura è colma, oggi astensione dal tifo. Le auspicate rassicurazioni invocate in diverse sedi non hanno sortito alcun effetto su una società che evidentemente è disposta a privarsi dei propri tifosi più fedeli per agevolare gente che la fedeltà non sa neppure cosa sia. Per rispetto della nostra dignità oggi ci asterremo dal tifo per tutto il corso del primo tempo per manifestare legittimamente il nostro dissenso. Continuiamo a confidare in una sollecita risoluzione della questione!!! Per il bene dell'Inter e dei suoi tifosi più fedeli".
Il primo comunicato si concludeva con un auspicio che evidentemente è stato disatteso: "Ci aspettiamo da una società che non si fa – giustamente – scrupolo di impiegare i NOSTRI cori e le nostre coreografie per trasmettere a tutti gli interisti il più profondo senso di appartenenza alla famiglia nerazzurra, che sappia intervenire a difesa di chi quei cori e quelle coreografie le crea e le studia nei minimi particolari per testimoniare un amore che in questo momento si sente tradito", si chiudeva la nota della Curva Nord.