Cuore Toro, Pellegri regala una vittoria bellissima: Udinese battuta in casa
Se batte il cuore Toro può accadere di tutto. E allora capita che la rivelazione Udinese, d'un tratto, si sgonfi e finisca gambe all'aria dinanzi alla carica di Pietro Pellegri. Il gol per lui è una liberazione, in Serie A non segnava da cinque anni e – complici la cessione al Monaco e gli infortuni – quando alla Dacia Arena l'ha messa dentro deve esserci squarciato quel velo di pessimismo e malasorte che ne hanno bloccato la carriera. Non è mai troppo tardi per ricominciare. E in quel gran destro scagliato all'altezza del primo palo ha messo tutto: rabbia e voglia matta di scrollarsi di dosso quell'incantesimo che da talento prodigio lo aveva trasformato in un ‘calciatore bravo ma rotto'.
Brivido. Quando gioca la squadra di Juric è sempre così, può accadere di tutto. Che i friulani, finora imbattuti in casa, assaggino il sapore amaro della sconfitta che fa perdere un po' di terreno rispetto alle velleità d'alta classifica. Che il Torino, reduce da una lunga sequenza di digiuno (non vinceva dal 5 settembre contro il Lecce) e ko (ben 5 nelle prime 10 giornate), trovi il successo nella domenica che sulla carta sembra meno favorevole. Che segni 2 reti in un match come non gli capitava dallo scorso 27 agosto contro la Cremonese. Che lassù, con il passo falso dei friulani, i rapporti di forza inizino a sgranarsi con la Juve che recupera qualcosa su una delle formazioni che ha davanti.
Fiammate. Due quelle che bruciano il risultato nella prima frazione. Udine ammutolisce dinanzi al blitz di Ola Aina. L'esterno nigeriano capitalizza un'azione iniziata da Vlasic (spunto sulla corsia mancina) che entra in area di rigore e innesca Miranchuk. Il russo è intelligente e freddo abbastanza da consegnare la palla al compagno di squadra che non sbaglia. Dieci minuti dopo il pareggio che rimette tutto in discussione e sul quale c'è la responsabilità dei granata: in fase di disimpegno Milinkovic-Savic dà palla a Zima che regala il pallone a Udogie. Ha capito tutto: intercetta la traiettoria, vede Deulofeu e gli mette sui piedi un assist da spingere solo in porta. Lo spagnolo non sbaglia.
Muro granata. L'Udinese preme, guadagna metri di campo, ne prende il dominio approfittando del Toro che arretra il baricentro e chiude tutti gli spazi. I friulani si caricano di ‘gialli' e sbattono contro la formazione di Juric. Due le emozioni: Karamoh che manca il tris e Milinkovic-Savic che fa una parata straordinaria in pieno recupero su Beto.