Cuadrado su Gosens, fallo netto: ma il VAR non poteva intervenire
La finale di Coppa Italia tra Atalanta e Juventus si è rivelata subito una bella gatta da pelare per l'arbitro Massa. Partita su ritmi alti, due squadre molto fisiche, agonismo su alti livelli vista la posta in palio. E inevitabili polemiche per decisioni che non hanno messo tutti d'accordo. Come nel caso dell'azione dello 0-1 a favore dei bianconeri, firmato da Kulusevski poco dopo la mezzora. Un gol bellissimo, scaturito però da una giocata irregolare di Cuadrado su Gosens.
Sulla trequarti bianconera, l'esterno colombiano della Juventus va in scivolata sull'avversario nel tentativo di anticiparlo su un suggerimento di Zapata. Cuadrado riesce effettivamente ad arrivare sul pallone e a calciarlo lontano, ma nel suo intervento finisce per travolgere Gosens: il contatto c'è, è netto, evidente e discretamente violento. "Deciso", lo definisce Claudio Marchisio. Lo stesso calciatore tedesco resterà dolorante per alcuni minuti in seguito allo scontro.
L'arbitro Massa dovrebbe fischiare fallo immediatamente, senza lasciare proseguire il gioco, perché la scivolata di Cuadrado rientra nella casistica di contrasto "imprudente o con vigoria sproporzionata" definita all'interno del regolamento. Invece non assegna il calcio di punizione all'Atalanta e lascia proseguire. Sul ribaltamento di fronte si arriverà al gol di Kulusevski, subito seguito dalle proteste dei calciatori della Dea, insistenti nel richiedere l'intervento del VAR. Che non arriverà, correttamente. Perché l'azione della rete dello 0-1 non è iniziata con il contrasto tra Cuadrado e Gosens.
Il protocollo VAR individua con il termine ‘Attacking possession phase (APP)‘ l'azione che porta alla realizzazione di un gol, quella che può essere oggetto di revisione. Inizia nel momento in cui la squadra che va in rete guadagna definitivamente il possesso del pallone. Nel caso del gol di Kulusevski, l'APP inizia successivamente al contrasto tra Cuadrado e Gosens. Sul rinvio del colombiano interviene di testa Palomino che effettua una giocata libera. Il difensore argentino restituisce però la sfera alla Juventus che riparte e arriva a trovare la rete del vantaggio. Il VAR non può revocare l'assegnazione del gol perché il fallo di Cuadrado e Gosens non fa parte dell'APP che termina con la rete di Kulusevski. Ma l'errore resta: l'arbitro Massa avrebbe dovuto assegnare un calcio di punizione all'Atalanta sin dal primo momento.