“Critiche inaccettabili”: Cristiano Ronaldo difeso pubblicamente da sua sorella Katia
Katia Aveiro è la sorella di Cristiano Ronaldo. Più di una volta ha parlato di suo fratello sui social e anche in questo caso di certo non si è tirata indietro. Sul proprio account Instagram, Katia, ha pubblicato un post in difesa di suoi fratello. Ovviamente le parole di Katia sono riferite al gesto dell'attaccante della Juventus di gettare via la fascia da capitano del Portogallo a seguito del gol non assegnatogli nel match contro la Serbia. Un chiaro gesto di stizza da parte del giocatore che sicuramente non voleva mancare di rispetto alla sua gente e all'intero popolo portoghese.
Proprio come ha sottolineato Katia nel suo lunghissimo post in cui ha attaccato soprattutto i media locali che hanno evidenziato quel gesto piuttosto che esaltare la rabbia di Cristiano Ronaldo per aver difeso il Portogallo da un torto subito: "Tuttavia, essendo tutti noi disgustati da quello che è successo e dai miscredenti, in TV alcuni "relatori" hanno iniziato a osare di criticare l'atteggiamento di Cristiano". Katia ha ribadito il concetto: "Paese triste che continua ad avere un media manipolativo e cieco che ad alcuni sarà consentito e ad altri … non è permesso niente!".
Katia Aveiro difende suo fratello Cristiano Ronaldo
"Cristiano è un simbolo Nazionale e ieri il Portogallo è stato scandalosamente rubato – ha scritto sul proprio account Instagram – Il suo gesto di stizza dopo un gol regolare non convalidato ha dato inizio alla sua/nostra rivolta". Katia Aveiro però ha sottolineato come, nonostante questo, tutti siano andati ad indugiare sul gesto di Cristiano Ronaldo di gettare a terra la fascia da capitano:
"L'ha fatto perché la rabbia gli era entrata nell'anima – ha scritto – Ha sempre difeso la sua patria con le unghie e con i denti". Oltre ad alcuni paragoni, Katia Aveiro si scaglia principalmente con i media nazionali e commenta in modo sarcastico quanto accaduto Cristiano Ronaldo contro la Serbia: "Congratulazioni Cristiano per l'indignazione di ieri in difesa del Portogallo!".
