Cristiano Ronaldo umilia De Gea davanti a tutti: atmosfera tossica nel Manchester United
Il Manchester United ha salvato la pelle nella trasferta di Champions League contro l'Atletico Madrid, tornandosene a casa con un pareggio acciuffato a 10 minuti dalla fine grazie al 19enne Elanga. Il giovane attaccante svedese era sul punto di lasciare i Red Devils nella scorsa sessione di mercato, prima che il lungimirante Ralf Rangnick gli facesse un discorso spiegandogli come in allenamento lo avesse impressionato e che avrebbe trovato spazio qualora avesse continuato così.
Il risultato di 1-1 lascia tutto aperto in vista del ritorno a Old Trafford in programma il 15 marzo, ma resta la sensazione di una squadra non in grado di imporre il proprio gioco sul campo né di trovare continuità di risultati, come dimostra impietosamente l'attuale mediocre classifica di Premier League, che vede lo United al quarto posto, a ben 17 punti dai cugini del City che guidano la classifica, peraltro tallonati adesso a 3 punti dal sempre più minaccioso Liverpool.
E poi c'è l'atmosfera tossica che è abbastanza palpabile all'interno della squadra e che viene alla luce appena salta la coperta dei risultati: nei giorni scorsi si è parlato di contrasti tra Cristiano Ronaldo e la componente inglese dello spogliatoio, con Marcus Rashford che è stato costretto a smentire su Twitter. Così come è toccato al tecnico Rangnick spazzare via le voci sulla volontà di Ronaldo di prendersi la fascia dal criticatissimo Maguire e confermare il difensore come "capitano fino al termine della stagione".
La costante è la presenza in tutti velenosi retroscena del sempre egocentrico CR7, la cui rete segnata al Brighton lo scorso 15 febbraio resta la sua unica in tutto il 2022, un dato inaccettabile per il fresco 37enne, che non manca mai di manifestare la sua frustrazione. Verso il pubblico, che non saluta quando le cose vanno male, ma anche nei confronti dei compagni, cui tocca ricevere i suoi rimproveri. Ed anche durante il match con l'Atletico è andata in scena la rabbia di Ronaldo, stavolta indirizzata al portiere David de Gea, spesso già in passato finito nel mirino delle critiche.
Ma una cosa è sentirsi urlare qualcosa da un tifoso o beccarsi un voto basso in pagella da parte di un giornalista, altra cosa è vedere la stella della tua squadra venire verso di te scalciando il terreno e poi spiegarti platealmente in diretta TV – nonché davanti a compagni ed avversari – come si deve intervenire su un cross o rinviare il pallone. È esattamente quello che ha fatto Ronaldo nel secondo tempo del match, in occasione di un'offensiva dei Colchoneros. Nella circostanza De Gea non ha reagito, accettando in silenzio – quasi come un cane bastonato – la paternale del cinque volte Pallone d'Oro, che poi alla fine della gara non è apparso per niente felice, non facendo ancora una volta nulla per nasconderlo. Non è niente di nuovo a Manchester, ma più passa il tempo più crescono gli interrogativi su cosa accadrà la prossima estate circa la permanenza di Ronaldo.