Cristiano Ronaldo svela il significato della nuova esultanza misteriosa: è una presa in giro
Perché Cristiano Ronaldo ha cambiato esultanza dopo un gol? Che significato c'è dietro quel nuovo modo di festeggiare una rete? La celebrazione di CR7 contro l'Everton non è passata inosservata: non ha preso la solita rincorsa, né fatto il salto con tanto di piroetta atterrando a gambe divaricate, né pronunciato il "siuuuuu" rituale. A corredo del 700° gol realizzato in carriera il campione portoghese ha suggellato la propria euforia scegliendo una reazione differente dal solito.
Si è visto subito che aveva altro in mente e attendeva solo il momento giusto per metterlo in atto. Ha evitato l'abbraccio di alcuni compagni di squadra e atteso che a lui si avvicinasse poi ha portato le mani al petto, le ha incrociate e chiuso gli occhi mimando una specie di sonnellino con tanto di espressione placida in viso.
Qual è il motivo di quel cambio improvviso? È stato lo stesso Manchester United ad alzare il velo sulla curiosità dei tifosi sgombrando il campo da qualsiasi altri spiegazione di sorta. Non c'è alcun messaggio subliminale dietro quella postura né alcun tentativo di fare polemica. Anzi, è all'insegna della conciliazione e della condivisione, smentisce tutte le voci di profonda spaccatura all'interno dello spogliatoio: lui da una parte, il resto della squadra dall'altra. Non è vero che l'ex Real è isolato e che in molti ne abbiano preso in odio determinati atteggiamenti.
Perché tutto fosse più evidente, serviva un gesto molto forte: è qui il senso di quella burla auto-ironica pensata assieme ai compagni di spogliatoio. Un modo per cementare il gruppo e ribadire il forte legame che accomuna tutti. Svelato l'arcano, il resto vien da sé ed espone anche dove nasce quell'interpretazione molto personale.
Il riferimento è alle abitudini di Cristiano Ronaldo che, per tenersi sempre in forma e prendersi cura di se stetto, oltre a seguire una dieta molto rigida, è solito rispettare anche un ciclo del sonno particolare che si alterna alle ore di duro lavoro tra campo e palestra. CR7 deve riposare al momento giusto e schiacciare un pisolino lo aiuta a riprendersi dalle fatiche. L'esultanza contro l'Everton prendeva spunto in maniera divertente proprio dalla posizione che assume quando viaggia con la squadra.
Un piccolo gesto distensivo. Un raggio di sole nel grigiore del momento meno luminoso della carriera del cinque volte Pallone d'Oro che perfino in nazionale sembra aver perso appeal, contestato da quegli stessi tifosi che "meschini e ingrati" (così li definì la sorella in un post infuocato) lo esaltavano e pendevano dalle sue prodezze.
La foto di gruppo con la maglia numero 700 non è solo celebrativa dell'ennesimo record/traguardo raggiunto dalla stella lusitana ma suggella anche quella ‘pace' interiore mancata nei mesi scorsi quando il chiacchiericcio estivo sul suo addio al Manchester United ha preso il sopravvento su tutto, oscurando perfino la grandezza dello stesso CR7.