Cristiano Ronaldo: “Sono il migliore della storia, il giocatore più completo mai esistito”
Cristiano Ronaldo mercoledì compirà 40 anni – è nato a Funchal il 5 febbraio 1985 – e continua a timbrare gol con una serialità impressionante. La doppietta di ieri in Champions League asiatica, con un gol di testa segnato in mostruosa elevazione a dimostrare una condizione fisica che altri calciatori ben più giovani si sognano, porta il suo bilancio stagionale a 23 marcature (e 4 assist) nelle 25 partite giocate, con quota 1000 sempre nel mirino (ora è arrivato a 923). Il compleanno di Ronaldo è l'occasione per una lunga chiacchierata con l'amico giornalista Edu Aguirre, che riserva per la fine dell'intervista il domandone: "Sei il migliore della storia?". Cristiano non si fa pregare, nessuna falsa modestia: "Penso di sì, non ho visto nessuno migliore di me. Te lo dico dal profondo del cuore".
Cristiano Ronaldo non ha dubbi: "Sono il migliore della storia, il più completo mai esistito"
Ronaldo spiega poi perché da quando esiste il calcio nessuno è mai stato come lui, non si tratta semplicemente di buttare il pallone in porta: "Non sono mancino e sono nella Top 10 dei giocatori che hanno segnato più gol col sinistro… e di testa, sui rigori, sulle punizioni… ormai non parliamo neanche più del destro. Penso di essere il giocatore più completo che sia mai esistito. Puoi preferire Pelé, Messi, Maradona, lo capisco e lo rispetto, ma dire che Cristiano non è completo è una bugia. Io sono il più completo".
Concetto ribadito quando si parla dell'obiettivo dei 1000 gol in carriera: "Le persone sono pesanti coi 1000 gol. Io ne segno molti e le persone non danno valore ai miei gol, dicono solo ‘altri 85'. Non mi piace. Se finisco la mia carriera con 920, 925, 930 gol… non mi importa per niente. Sono il miglior marcatore della storia. Punto. Lo dicono i numeri. Se raggiungo 1000 gol, fantastico. Altrimenti, va bene lo stesso".
Ronaldo ricorda che Messi non parla inglese… "Gli ho fatto da traduttore a una cerimonia"
Quanto alla rivalità con Leo Messi, Ronaldo ha solo parole di stima per l'otto volte Pallone d'Oro, ma tra le righe ricorda che non sa parlare inglese… "Abbiamo condiviso il palco dei premi per 15 anni e siamo sempre andati d'accordo. Ricordo che una volta gli ho fatto da traduttore dall'inglese a una cerimonia, è stato divertente. Mi ha sempre trattato bene, ha difeso il suo club e la sua nazionale e io i miei. Ci siamo nutriti a vicenda, ci sono stati anni in cui abbiamo avuto quella sana lotta come Senna e Prost".
Per il portoghese peraltro il campionato in cui gioca Messi è molto meno competitivo di quello saudita: "La Major League è un campionato peggiore? Ovviamente, ma siccome è l'Arabia Saudita, è guardata dall'alto in basso. Ma so che la gente non sa di cosa sta parlando…".
L'autostima di CR7 è sempre a vette altissime: "Non è colpa mia se sono il più famoso, il più seguito. Andare in un bar e non essere riconosciuto? Perché dovrei pensare a qualcosa che non è possibile? Io sono diverso. Punto. La letteratura non inganna, i numeri non ingannano, nel calcio e fuori, ecco perché non devo vantarmi. O mi vanto per qualcosa che è vero".