Cristiano Ronaldo si sfoga in Georgia-Portogallo per il rigore non concesso: la protesta è plateale
Ancora a secco in questi Europei e con un solo assist all'attivo, Cristiano Ronaldo cerca nell'ultima giornata della fase a Gironi la rete per sbloccarsi ma in Georgia-Portogallo resta a secco per tutto il primo tempo, mentre è Kvaratskhelia a festeggiare con un gol dopo soli 2 minuti di gioco,. La tensione e il nervosismo di Cr7 sono palpabili ed esplodono quando, trattenuto in area, non gli viene concesso il rigore: è allora che inscena una protesta più che plateale verso l'arbitro, lo svizzero Scharer.
Una partita che per la classifica del Portogallo ha poco da dire, avendo conquistato gli ottavi di finale con un turno di anticipo ma che vale tantissimo per Cr7 ancora senza gol. Che non arriva, malgrado Cr7 provi a restare sempre al centro dell'azione dei lusitani, sbracciandosi, arrabbiandosi con i propri compagni, provando in ogni modo a segnare. E protestando quando al 28′ subisce quello che considera un netto fallo da rigore.
La trattenuta in area e la protesta plateale di Cristiano
Sugli sviluppi di un cross dalla sinistra in piena area di rigore georgiana, scattano le classiche marcature uno contro uno e conseguenti strattonamenti. Ma ciò che accade a Ronaldo è decisamente particolare perché il portoghese viene trattenuto per la maglietta da Lochoshvili per diversi secondi finché, cercando di divincolarsi cade a terra. Ma Scharer decide di non fischiare e nemmeno il VAR interviene sull'evidente trattenuta.
Scatenando la frustrazione di Cr7 che non ci sta e lo mostra con un gesto di contestazione spettacolare: si prende rabbiosamente la maglietta e sella strattona ripetutamente a mimare quanto avvenuto in area pochi istanti prima, con occhi furenti verso l'arbitro che non cambia la propria decisione.
Ronaldo ci prova anche su punizione: a 130 km/h
Non riesce a trovare la via del gol e a sbloccarsi a Euro 2024, Ronaldo che è ancora fermo a zero alla voce marcatori. un controsenso per il re dei gol che, comunque ci prova in ogni modo nel primo tempo che si chiude con la Georgia clamorosamente avanti. Soprattutto ci va vicinissimo quando decide di calciare di prima una punizione dal limite.
Il suo destro è perfetto: scavalca la barriera e si infila sotto la traversa. peccato che con i pugni Mamardashvili si supera e respinge il pallone. Che è una sassata autentica: calcolato al computer il tiro da fermo tocca i 130 chilometri orari, raggiunti in poco meno di 30 metri di distanza.