Cristiano Ronaldo può lasciare la Juventus? Cosa c’è di vero dietro le voci sul Psg
Il post pubblicato da Cristiano Ronaldo dopo l'eliminazione della Juventus dalla Champions è un monito per il futuro prossimo. Parla di riflessioni e di analisi critica, unico modo che individua per migliorare. Aggiunge – semmai il concetto non fosse abbastanza chiaro – che un club come quello bianconero "deve sempre pensare di essere il migliore del mondo, deve lavorare come il migliore del mondo, in modo tale da potersi definire uno tra i migliori del mondo".
È arrivato a Torino nel 2018 per vincere la Coppa ma finora, nonostante la sua presenza in rosa, la squadra è andata a sbattere prima contro l'Ajax (quarti di finale) e poi contro il Lione (ottavi). Lui ha sempre avuto una marcia in più e lasciato il segno: sua la tripletta che annichilì l'Atletico Madrid e regalò la qualificazione, sua la rete ai "lancieri", sua anche la doppietta che non è bastata per staccare il pass e salire sull'aereo che porta a Lisbona.
Se alla Juve arrivare secondi significa essere il primo dei perdenti, provate solo a immaginare cosa possa significare per CR7 abbandonare anzitempo il palcoscenico della competizione che per anni lo ha visto tra i protagonisti assoluti. Ecco perché l'ultima frase della sua riflessione pubblicata sui social può essere una sorta di campanello d'allarme. "Speriamo che queste brevi vacanze ci permettano di prendere le decisioni giuste per il futuro e tornare l’anno prossimo più forti e concentrati che mai. A presto".
Nessuna menzione per Sarri, esonerato dopo una notte, ma il messaggio è chiaro: a 35 anni Ronaldo ha ancora fame di successi e proprio non può accettare l'idea di restare dietro le quinte proprio quando lo spettacolo entra nel vivo. La Juventus non gliel'ha permesso per 2 stagioni di fila e il contratto fino al 2022 potrebbe anche non bastare ad arginare un'eventuale decisione di addio.
È riuscito ad andare via da Madrid perché non potrebbe farlo anche da Torino? "Sono sicuro che Cristiano giocherà anche per la Juventus la prossima stagione. È un pilastro di questa squadra", la sicurezza che traspare dalle parole del presidente, Andrea Agnelli, non è la stessa che si riverbera belle frasi del campione portoghese. Anzi, l'interpretazione del post di Ronaldo – in foto bacia il pallone della Champions – ha fatto il paio con le voci che rimbalzano ancora una volta dalla Francia: pochi mesi fa si parlava di malessere e di contatti con il Psg poi crollati a causa della pandemia e degli effetti sul calcio internazionale; oggi queste indiscrezioni tornano di stretta attualità e raccontando di un dialogo tra il procuratore, Jorge Mendes, e il direttore sportivo dei francesi, Leonardo.
Quale possa essere stato l'oggetto della discussione è facile intuirlo: dopo aver vinto tutto con il Manchester United e il Real Madrid, non aver fatto altrettanto con la Juventus (la conquista dello scudetto lo esalta poco) alimenta la volontà di andare altrove. E il Paris Saint-Germain è visto come un'opzione praticabile. Nel 2018 i bianconeri investirono 100 milioni di euro e uno stipendio da 30 milioni netti a stagione per avere CR7 per conquistare la Champions ma i risultati del campo finora sono stati negativi. E quel "prendere le decisioni giuste per il futuro" toglie il sonno ai tifosi della ‘vecchia signora', allo stesso club. L'impatto di un addio di CR7 sarebbe devastante e fallirebbe quel piano di rilancio del brand associato alla figura di uno dei calciatori più forti al mondo.
