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Cristiano Ronaldo non ha pianto solo per il rigore sbagliato: guarda in tribuna, il vero motivo è lì

La crisi emotiva di CR7 ha una spiegazione che non è solo sportiva né di orgoglio ferito per il rigore sbagliato al 105° con la Slovenia. Un video mostra il momento esatto in cui è crollato e perché.
A cura di Maurizio De Santis
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CR7 guarda verso la tribuna, la commozione della madre gli provoca una crisi di pianto.
CR7 guarda verso la tribuna, la commozione della madre gli provoca una crisi di pianto.

Il pianto a dirotto di Cristiano Ronaldo ha rischiato di essere l'immagine della disfatta del Portogallo a Euro 2024. Sentiva su di sé tutto il peso della responsabilità per aver fallito il rigore contro Oblak (bravissimo) e aveva l'animo in subbuglio. In quel momento di umana debolezza ha cercato lo sguardo di sua madre, Dolores, seduta in tribuna. E non ce l'ha fatta a trattenersi quando si è accorto che era in lacrime.

Il rapporto di mamma Dolores con CR7: "Ha sempre avuto l'ultima parola"

Per spiegare la reazione emotiva di CR7 bisogna andare oltre il dato sportivo e l'orgoglio ferito del campione. Serve ricordare qual è il rapporto speciale tra madre e figlio, quanto sia stata (e sia tutt'ora) influente sulla carriera e sulle scelte di vita del suo ‘ragazzo', il bimbo che non sarebbe dovuto nascere perché, considerate le difficoltà economiche familiari, aveva pensato di abortire.

Il medico si rifiutò e quel piccolo si è rivelato un dono di Dio per l'impero che ha costruito per sé e per la sua famiglia. Si chiama Cristiano perché la gravidanza e la sua nascita furono un atto di fede, Ronaldo perché il padre, José, morto per gravi problemi di alcolismo, era un appassionato dei film di Ronaldo Reagan.

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"Mia madre ha sempre avuto l'ultima parola", ha rivelato in passato Ronaldo. È stato così quando, da ragazzino, avrebbe voluto mollare tutto perché allo Sporting Lisbona si trovava male e voleva tornare a casa.

"La nostalgia gli passerà, è nato per giocare al calcio", fu l'espressione severa della mamma che agiva così per il bene del figlio. Ed è stata lei a dare una sorta di benedizione per il rapporto con Georgina Rodriguez: "È una brava ragazza e un grande supporto per Cristiano".

Il crollo di CR7, in lacrime dopo il rigore fallito al 105°

È stato allora che il campione è crollato psicologicamente, cedendo allo sconforto e alla disperazione, mostrandosi incredibilmente fragile. Ha ceduto quando il commissario tecnico, Martinez, durante il breve intervallo, era impegnato nell'incoraggiare la squadra per l'ultimo sforzo. Poteva regalare la qualificazione alla sua nazionale al 105°, ha temuto che quell'errore potesse essere fatale nella sfida contro la Slovenia.

Ronaldo segna il primo penalty della serie ma non esulta

Ci ha pensato Diogo Costa a fare il miracolo neutralizzando tre penalty di fila nella sequenza decisiva, regalano la qualificazione ai quarti contro la Francia. Ma CR7 è rimasto inconsolabile. Non ha battuto ciglio nemmeno quando, s'è recato una seconda volta sul dischetto assumendosi da capitano il compito di aprire il filotto di rigori: il cinque volte Pallone d'Oro cambia lato (tira nell'angolino basso alla destra di Oblak) e segna ma non esulta.

Non può, non se la sente. Tiene le mani giunte, quasi a scusarsi, fa una smorfia e torna tra i ranghi. A prendersi la scena è il portiere connazionale: con le sue prodezze regala la qualificazione ai quarti contro la Francia.

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Campione inconsolabile: "Devo rivedere il rigore"

"C'è tristezza iniziale e gioia alla fine – le parole a caldo di Cristiano Ronaldo -. Ma il calcio è anche questo. Ci sono situazioni che non si possono spiegare. Ho avuto l'opportunità di portare in vantaggio la squadra e non ci sono riuscito, Oblak ha fatto una bella parata. Devo rivedere il rigore, non so se ho l'ho calciato male. Non ne ho falliti in questa stagione".

L'ex di Manchester United, Real Madrid e Juventus appare sollevato ma in testa gli ronza quella vocina che lo rimprovera per non essere stato freddo e preciso abbastanza in quel frangente. "Non è questione di essere fragili – ha spiegato parlando della crisi di pianto -. Anche i più forti hanno i loro momenti no. Ero triste per la squadra".

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Infine, la disamina dell'incontro con una menzione particolare dedicata al portiere. "Se guardiamo bene la partita, il Portogallo avrebbe meritato di passare il turno. Abbiamo avuto più opportunità di segnare mentre la Slovenia ha impostato l'intera partita sulla difesa. Complimenti al nostro portiere, ha fatto tre bellissime parate".

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