Cristiano Ronaldo non gioca e se ne va negli spogliatoi quando la partita è ancora in corso
Una serata splendida, una serata d'altri tempi ha vissuto a Old Trafford il Manchester United che ha sconfitto il Tottenham e si è riavvicinato all'alta classifica. Un 2-0 netto che sta pure stretto ai Red Devils che potevano vincere in modo molto più rotondo. Il lavoro di ten Hag sta dando i suoi frutti, ma c'è una netta nota stonata, che ha un nome e cognome preciso: Cristiano Ronaldo. L'ex della Juve con un gesto netto ha rimarcato il suo status di panchinaro e ha lasciato di stucco, abbandonando la squadra a pochi minuti dal termine. Un gesto probabilmente voluto da CR7 che ha mandato un messaggio molto chiaro a tutto l'ambiente.
La sfida principale dell'undicesima giornata della Premier League doveva essere Arsenal-Manchester City, ma è stata rinviata perché i Gunners devono recuperare un match di Europa League, saltato nei giorni della morte della Regina Elisabetta II, e così tutti gli occhi sono finiti su Manchester United-Tottenham. Due squadre all'opposto per tipologia di gioco e classifica. Ronaldo è partito dalla panchina e ha guardato da lì tutto l'incontro.
Il Manchester ha dominato, per gli Spurs non c'è stato scampo. Il migliore dei londinesi è stato il portiere Hugo Lloris, che da vero capitano ha evitato la debacle. Almeno tre gli interventi portentosi. Il risultato è stato abbastanza in bilico, comunque. Perché all'intervallo era 0-0. Nella ripresa segna subito Fred, poi il raddoppio di Bruno Fernandes, autore di un gol magnifico. Una prodezza che chiude l'incontro e che costringe il Tottenham a sbilanciarsi, gli Spurs concedono praterie, che in genere fanno la gioia e le fortune degli attaccanti. Lloris è ispiratissimo, gli attaccanti dello United no. Ronaldo vede tutto dalla panchina e pensa ovviamente che se entra in campo ha la chance di fare gol. Mentre Conte si infuria.
Ma ten Hag lo lascia in panchina. Il tecnico olandese effettua solo tre cambi: entrano McTominay, Eriksen e il giovane Elanga. Capito l'andazzo Cristiano Ronaldo è furente e al minuto 89, con la partita ormai decisa, si alza e se ne va. Le telecamere lo inquadrano mentre, con completino e pettorina, se ne torna negli spogliatoi. Non è una bella immagine.
Ronaldo, che è il più ‘vecchio' tra i calciatori dello United, sa benissimo che quel gesto non può passare inosservato. E sa che da quel momento si parlerà più di lui che del 2-0 che rimette il Manchester nei pressi della zona Champions.
L'ex allenatore dell'Ajax dopo la partita ha cercato di parlare solo del match, ma non ci è riuscito: "Oggi non mi interessa Ronaldo, ce ne occuperemo domani. Voglio mantenere l’attenzione su questa squadra, su chi è andato in campo", e ha motivato poi la scelta di Rashford: "Contro una squadra che pressa come fa il Tottenham avevamo bisogno di giocatori che fanno pressing e ci danno dinamicità. Avevo visto già domenica contro il Newcastle, quando è entrato, che Rashford era in grado di darci queste cose. È il motivo per cui ho scelto lui".