Cristiano Ronaldo lancia la Juventus, la Roma perde un altro scontro diretto
La Juventus batte 2-0 la Roma e conquista la terza vittoria consecutiva, la sesta nelle ultime sette giornate di campionato. Un trend che ha ormai definitivamente rilanciato i bianconeri nella corsa Scudetto e che li tiene in scia dell'Inter, dopo il successo di Firenze, in attesa di Milan-Crotone. Allo Stadium la Juve gioca una partita accorta, lascia l'iniziativa agli avversari e colpisce nei momenti in cui fa più male, prevalentemente con Cristiano Ronaldo. La Roma propone un gran calcio e per lunghi tratti su fa preferire alla Juve sul piano del gioco. Ma la squadra di Fonseca si rivela poco consistente in zona gol e perde l'ennesimo scontro diretto del suo campionato.
Le prime fasi dell'incontro sono quasi un antipasto di quello che si vedrà nei successivi 90 minuti. La Roma è più disinvolta nel palleggio e nella circolazione nel pallone, pur senza creare grandi occasioni. La Juve è attenta, compatta, raccolta, pronta a ripartire quando possibile, non sempre con grande precisione. La differenza la fa, come capita spesso, l'uomo con la maglia bianconera e il numero 7 sulle spalle. Cristiano Ronaldo è in serata e si vede da subito: dopo 13 minuti raccoglie l'assist di Morata e con un colpo mancino, quasi da biliardo, batte Pau Lopez dal limite dell'area. La Roma reagisce ripartendo subito a testa bassa con la ricerca delle trame giuste per infilare la Juve, ma il copione si ripete dopo circa 10 minuti. Di nuovo sull'asse Morata-Ronaldo, il portoghese si presenta a tu per tu con Pau Lopez e centra la traversa dopo la deviazione di Kumbulla. È il copione consolidato della gara, ormai: la Roma gioca meglio, la Juve ha le occasioni migliori. L'ultima ancora con Cristiano Ronaldo, murato da Pau Lopez nel finale di primo tempo.
Il secondo tempo ripropone lo stesso tema, ancora più accentuato. La Roma insiste, crea più opportunità e costringe la Juve a una gara persino più accorta di quella che avrebbero voluto interpretare i bianconeri, che faticano a pungere in contropiede. A ridosso dell'ora di gioco sia Pirlo che Fonseca mescolano le carte per provare a cambiare l'inerzia della partita: da una parte entrano Cuadrado e Kulusevski, sul versante opposto Dzeko prende il posto di Borja Mayoral. L'impatto migliore è quello dei due bianconeri, che confezionano la giocata su cui Ibanez interviene in modo maldestro mettendo a segno l'autorete che vale il 2-0 e chiude – nonostante il generoso forcing giallorosso nel finale – una gara che la Juve vince con pazienza e cinismo.