Cristiano Ronaldo indagato dalla polizia inglese: hanno visto l’aggressione al tifoso
Un gesto di stizza e di nervosismo. Cristiano Ronaldo aveva ancora l'adrenalina in circolo e un diavolo per capello. La sconfitta contro l'Everton è stato un brutto colpo per le ambizioni del Manchester United e per l'orgoglio del calciatore portoghese: non gli piace perdere e farlo mettendo addirittura a rischio la qualificazione alla prossima edizione della Champions League gli ha fatto perdere la testa.
Stava uscendo dal campo a capo chino, pensieroso e furente, quando ha intercettato il cellulare di un ragazzo, tifoso dei Toffees, che lo stava riprendendo, incuriosito anche dalla ferita allo stinco riportata nel corso del match. Gliel'ha preso in malo modo schiaffeggiandolo, sfogando con quella reazione tutta la sua frustrazione. Un video ha mostrato cosa è successo in quei momenti caratterizzati da amarezza e follia.
L'episodio ha destato molto scalpore e ha preso una piega tale che nemmeno la stella portoghese immaginava: la polizia del Meresyside, come annunciato in una nota ufficiale, ha aperto un'indagine per fare chiarezza e acquisire ulteriori prove rispetto a quanto emerso.
"La polizia del Merseyside conferma che è in corso un'indagine a seguito dell'incidente avvenuto durante la partita tra Everton e Manchester United, che ha coinvolto un calciatore dello United mentre stava uscendo dal terreno di gioco, e che parlerà con tutte le parti coinvolte".
Il giovane ha riportato una lividura sulla mano e sua madre, condividendo un post sui social network, ha criticato duramente il cinque volte Pallone d'Oro per il suo atteggiamento: "Ronaldo ha strappato di mano il telefono mio figlio Jake, un ragazzo autistico, mentre lo stava registrando. Sono scioccata dal fatto che un calciatore professionista possa aggredire un bambino in questo modo. Questi calciatori sono dei teppisti. Lui stesso è un papà, come si sentirebbe se fosse accaduto a suo figlio?".
Sbollita la rabbia, CR7 è tornato in sé e ha fatto ammenda. Su Instagram ha ammesso di aver sbagliato: "Non è mai facile affrontare le emozioni in momenti difficili come quello che stiamo vivendo – ha scritto il campione del Manchester United -. Tuttavia, dobbiamo sempre essere rispettosi, pazienti e dare l'esempio a tutti i giovani che amano il bel gioco. Vorrei scusarmi per il mio sfogo e, se possibile, vorrei invitare questo tifoso a guardare una partita all'Old Trafford in segno di correttezza e sportività". Finisce così? Non è detto. Intanto da parte sua, la Federazione inglese ha fatto sapere che, per quanto riguarda l'aspetto disciplinare che attiene alla sfera sportiva, si è riservata di chiedere "chiarimenti su questo episodio ai due club e al giocatore coinvolto".
La sconfitta di sabato sera contro l'Everton (1-0) ha complicato i piani e la posizione di classifica del Manchester United che ora è settimo e si ritrova staccato di 6 punti dal quarto posto occupato dal Tottenham di Antonio Conte. A sette partite dalla fine della Premier League non c'è più margine di errore per evitare di fallire (anche) il piazzamento Champions.