Cristiano Ronaldo in Arabia segna il gol più assurdo della sua carriera: nessuno lo ha visto
La coltre di fumo delle torce accese dai tifosi ha invaso il campo. La caligine era tale da rendere invisibile una delle due porte: ironia della sorte proprio quella dell'Al-Ahli. Quando gioca Cristiano Ronaldo si scatena il pandemonio tra i tifosi dell'Al-Nassr aggrappati alla stella portoghese per vincere in patria e provare a conquistare anche la Champions Asiatica.
Le giocate di CR7 accendono gli ‘ohhh' di meraviglia del pubblico saudita: in quelle praterie che trova dinanzi a sé quando lo servono in profondità si fionda come un rapace, quelle zolle nei pressi dell'area di rigore sono il terreno di caccia preferito. Impossibile (o quasi) che sbagli: è tutto calibrato come una macchina perfetta che sa quando è il momento giusto di colpire e dove indirizzare la palla.
Potrebbe metterla dentro anche a occhi chiusi perché, come si dice in gergo, sente la porta e la vede anche quando sembra invisibile. Un paradosso? Esaltazione collettiva per le prodezze dell'ex di Real Madrid, Manchester United e Juventus (che ha portato in tribunale)? No, basta dare un'occhiata a quanto accaduto questa sera in occasione della gara di campionato per avere contezza della situazione e della grande capacità del calciatore di non lasciarsi influenzare da alcun tipo di condizionamento, nemmeno quelli che mettere in difficoltà chiunque altro. Ma lui non è come tutti gli altri.
L'entusiasmo dei sostenitori dell'Al-Nassr è travolgente, rumoroso, colorato, a tratti asfissiante quando il pubblico si lascia trascinare e accende fumogeni che soffiano sul rettangolo verde una nube colorata. Il portiere dell'Al-Ahli ne resta inghiottito, a stento ne distingui la sagoma: un effetto speciale che dà all'azione di contropiede, portata avanti e conclusa da Ronaldo, un'aura magica, da numero di prestigio. Nello specifico, però, non c'è trucco né inganno.
A CR7 bastano pochi giri di lancette per sbloccare il match. È l'ottavo centro (il nono arriverà nella ripresa, vittoria per 4-3) in sei gare giocate in Saudi Pro League quest'anno, a conferma di una media realizzativa pazzesca: segna ogni 60 minuti e anche meno, in pratica sai già che quando c'è lui puoi beneficiare di una rete bonus rispetto agli avversari. Quella arrivata contro l'Al-Ahli è la più assurda della carriera: mai gli era una capitata una cosa del genere.
Sono trascorsi cinque, sei minuti dal fischio d'inizio e il portoghese è letale alla prima, vera occasione che gli capita. È mané che gli fornisce l'assist. Ma la sua marcatura ha un effetto speciale per via della nuvola di fumo che ancora avvolge l'area di rigore: scocca il tiro e la sfera sparisce nel nulla, inghiottita da quella intensa foschia. Quasi nessuno è riuscito a vedere la palla che va in rete, a svelarlo è stata l'esultanza del giocatore che dopo il ‘siuuuu' iconico e il salto a gambe divaricate ha chiamato a sé i compagni di squadra.