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Cristiano Ronaldo in Arabia segna il gol più assurdo della sua carriera: nessuno lo ha visto

La rete realizzata da CR7 nella ‘porta invisibile’ ha un effetto speciale per via della nuvola di fumo che ancora avvolge l’area di rigore: scocca il tiro e la sfera sparisce nel nulla.
A cura di Maurizio De Santis
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La 'porta invisibile' per il fumo delle torce nella quale CR7 ha fatto gol.
La ‘porta invisibile' per il fumo delle torce nella quale CR7 ha fatto gol.

La coltre di fumo delle torce accese dai tifosi ha invaso il campo. La caligine era tale da rendere invisibile una delle due porte: ironia della sorte proprio quella dell'Al-Ahli. Quando gioca Cristiano Ronaldo si scatena il pandemonio tra i tifosi dell'Al-Nassr aggrappati alla stella portoghese per vincere in patria e provare a conquistare anche la Champions Asiatica.

Le giocate di CR7 accendono gli ‘ohhh' di meraviglia del pubblico saudita: in quelle praterie che trova dinanzi a sé quando lo servono in profondità si fionda come un rapace, quelle zolle nei pressi dell'area di rigore sono il terreno di caccia preferito. Impossibile (o quasi) che sbagli: è tutto calibrato come una macchina perfetta che sa quando è il momento giusto di colpire e dove indirizzare la palla.

CR7 ha appena scoccato il tiro, la palla viene inghiottita dalla nuvola di fumo.
CR7 ha appena scoccato il tiro, la palla viene inghiottita dalla nuvola di fumo.

Potrebbe metterla dentro anche a occhi chiusi perché, come si dice in gergo, sente la porta e la vede anche quando sembra invisibile. Un paradosso? Esaltazione collettiva per le prodezze dell'ex di Real Madrid, Manchester United e Juventus (che ha portato in tribunale)? No, basta dare un'occhiata a quanto accaduto questa sera in occasione della gara di campionato per avere contezza della situazione e della grande capacità del calciatore di non lasciarsi influenzare da alcun tipo di condizionamento, nemmeno quelli che mettere in difficoltà chiunque altro. Ma lui non è come tutti gli altri.

L'entusiasmo dei sostenitori dell'Al-Nassr è travolgente, rumoroso, colorato, a tratti asfissiante quando il pubblico si lascia trascinare e accende fumogeni che soffiano sul rettangolo verde una nube colorata. Il portiere dell'Al-Ahli ne resta inghiottito, a stento ne distingui la sagoma: un effetto speciale che dà all'azione di contropiede, portata avanti e conclusa da Ronaldo, un'aura magica, da numero di prestigio. Nello specifico, però, non c'è trucco né inganno.

La visuale della porta dell'Al-Ahli avvolta nella caligine dei fumogeni.
La visuale della porta dell'Al-Ahli avvolta nella caligine dei fumogeni.

A CR7 bastano pochi giri di lancette per sbloccare il match. È l'ottavo centro (il nono arriverà nella ripresa, vittoria per 4-3) in sei gare giocate in Saudi Pro League quest'anno, a conferma di una media realizzativa pazzesca: segna ogni 60 minuti e anche meno, in pratica sai già che quando c'è lui puoi beneficiare di una rete bonus rispetto agli avversari. Quella arrivata contro l'Al-Ahli è la più assurda della carriera: mai gli era una capitata una cosa del genere.

Sono trascorsi cinque, sei minuti dal fischio d'inizio e il portoghese è letale alla prima, vera occasione che gli capita. È mané che gli fornisce l'assist. Ma la sua marcatura ha un effetto speciale per via della nuvola di fumo che ancora avvolge l'area di rigore: scocca il tiro e la sfera sparisce nel nulla, inghiottita da quella intensa foschia. Quasi nessuno è riuscito a vedere la palla che va in rete, a svelarlo è stata l'esultanza del giocatore che dopo il ‘siuuuu' iconico e il salto a gambe divaricate ha chiamato a sé i compagni di squadra.

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