Cristiano Ronaldo ha minacciato di lasciare i Mondiali: discussione furiosa con l’allenatore
Il Portogallo sta proseguendo il proprio sogno iridato nel migliore dei modi dopo un ottavo di finale senza storia contro la Svizzera umiliata con sei gol. Una prova di forza a tutto il resto del tabellone con la nazionale del ct Santos che adesso dovrà vedersela con il sorprendente Marocco, da superare per prendersi la semifinale. Un Mondiale fin qui perfetto, col Portogallo che ha rispettato le attese della vigilia e che non ha intenzione che qualcuno possa rovinare il tutto: nemmeno se si chiama Cristiano Ronaldo.
Proprio Cr7 è sempre più croce e delizia dei lusitani giunti in Qatar sulla scia della polemica per la famosa intervista rilasciata da Ronaldo "contro" lo United che ha portato poi alla conclusione anticipata del proprio contratto e alle voci di una dorata avventura araba alle porte. Ma che ha anche trascinato lo spogliatoio portoghese verso pericolose derive, con polemiche e voci di scissioni interne che ne hanno minacciato la solidità. Ed è qui che si è esaltato il lavoro effettuato da Fernando Manuel Fernandes da Costa Santos, il commissario tecnico che – a costo di risultare impopolare – ha fatto scelte precise e a suo modo drastiche.
L'esclusione di Cristiano Ronaldo dall'undici titolare contro la Svizzera ha suscitato enorme clamore: il ct lo aveva annunciato poco velatamente già nella conferenza della vigilia, indicando anche il motivo della sua probabile scelta. Non gli era piaciuto un atteggiamento di Cr7, finito in mondovisione, al momento della sostituzione con la Corea del Sud quando al 65′ mentre usciva dal campo, il fenomeno lusitano si era lasciato andare in commenti poco lusinghieri. Da lì, una nuova spaccatura, culminata con la presenza di Cr7 in panchina contro la Svizzera. Dove però, ha rischiato anche di non presentarsi.
Mentre in Portogallo si cerca di ridurre al vuoto pneumatico una polemica che rischia di esplodere da un momento all'altro, sta trapelando tra le pieghe della vigilia contro il Marocco, l'ennesimo confronto diretto tra Santos e Ronaldo. Diversi media hanno riportato le indiscrezioni indicate dal quotidiano portoghese "Record" che confermerebbe un feroce faccia a faccia tra ct e giocatore nell'immediata post ufficializzazione dell'undici titolare anti Svizzera.
Ronaldo avrebbe affrontato il ct, accusandolo di essersi ‘inchinato' all'opinione pubblica (che chiedeva secondo alcuni sondaggi l'esclusione dai titolari di Cr7 con percentuali fino al 70%), minacciando di non andare nemmeno in panchina e di lasciare la Nazionale.
Dati ed eventi alla mano, ha avuto ancora però ragione Santos: Ronaldo si è presentato regolarmente in campo con la pettorina dei sostituti e ha atteso il suo turno per giocare, entrando solo al 73′ a risultato oramai acquisito. Problema risolto? Tutt'altro.
Il clima successivo all'approdo ai quarti di finale è stato ancora pervaso da nubi tendenti al nubifragio: Cr7 non si è voluto allenare il giorno dopo la sfida contro la Svizzera, quando avrebbe dovuto farlo con i sostituti, restando in palestra con i titolari, dimostrando ancora una volta il proprio dissenso alle scelte del ct.
Il messaggio – l'ennesimo di un Mondiale più che tormentato per Ronaldo – era arrivato forte e chiaro da parte di Santos: il Portogallo è prima di tutto un collettivo, la forza principale è il gruppo che esalta i singoli e non viceversa. Cr7 però non se ne riesce a dare pace: se fino a qualche mese fa ogni suo atteggiamento era tollerato, davanti alla crescita della squadra si è compreso che il suo supporto è sì importante ma non più fondamentale.
E anche il suo solitario rientro negli spogliatoi mentre i compagni salutavano il proprio pubblico per la vittoria sulla Svizzera non è stato visto di buon occhio. Con il Marocco potrebbe ripetersi, ancora, la scena: Ronaldo, perso il suo posto da titolare, in panchina, a guardare una squadra in grado di proseguire senza di lui. Al suo probabile ultimo Mondiale.
La smentita della Federcalcio portoghese
Com'era prevedibile, a ridosso delle ultime indiscrezioni è arrivata anche la nota della FPF che ha voluto chiarire, smentendo, la reale situazione attorno alla squadra e a Cr7: "Cristiano Ronaldo fornisce ogni giorno un contributo unico al servizio della Nazionale e del Paese, che va rispettato e che attesta l'indiscutibile grado di impegno in Nazionale. Per inciso" riferisce la Federazione lusitana, allontanando le nuove ombre attorno alla squadra "il grado di dedizione del giocatore con più presenze nel Portogallo è stato nuovamente dimostrato – se necessario – nella vittoria contro la Svizzera, negli ottavi di finale del Mondiale 2022. La squadra nazionale – giocatori, allenatori e staff FPF – è, come lo è stata sin dal primo giorno, pienamente impegnata ed entusiasta nella preparazione di quella che il Paese vuole diventi la migliore partecipazione di sempre del Portogallo a una Coppa del Mondo". Una nota che prova a distendere gli animi, evidentemente ancora agitati in Portogallo nonostante una squadra che vince e convince.