Cristiano Ronaldo davanti ai pm per Inchiesta Prisma: attesa per versione CR7 sulla manovra stipendi
Cristiano Ronaldo verrà ascoltato dai magistrati della Procura di Torino in merito all'Inchiesta Prisma. Dopo mesi di richieste, i pm del capoluogo torinese hanno avviato la rogatoria per ascoltare il cinque volte Pallone d'Oro in merito alla ‘manovra stipendi‘ e sono in continuo contatto con i legali italiani di CR7, John Shehata e Salvatore Pino. A riportare la notizia è La Gazzetta dello Sport.
Il calciatore portoghese, che attualmente sta giocando in Arabia Saudita con l’Al-Nassr, è al centro di un vero giallo per la famosa “Carta Ronaldo”, che dopo mesi di ricerche è saltata fuori ed è diventata di dominio pubblico grazie alla pubblicazione del Corriere della Sera. Il quotidiano di via Solferino ha fatto riferimento sia alla scrittura integrativa che alla ‘side letter' relativa al presunto accordo tra la Juventus e CR7, espremedosi anche sui 47 quesiti che sono pronti per Ronaldo: dalle modifiche sul suo trattamento economico riferibili ai due esercizi finiti sotto la lente (2019-2020 e 2020-2021) dei magistrati.
Dopo alcuni rinvii e richieste respinte al mittente, l'ex calciatore bianconero ha deciso di voler rispondere alla domande dei pm anche perché il lusitano vuole i 19,5 milioni di euro della ‘manovra stipendi' ed è pronto a chiedere indietro i soldi con un’azione legale: in questa sua iniziativa potrà far valere la presenza della carta firmata dall’ex d.s. Paratici, che costituirebbe la prova dell’inadempienza del club rispetto agli accordi presi.
Se è vero che quell’accordo sugli emolumenti può essere un problema per la Juventus, visto che non è stato comunicato ufficialmente; anche CR7 rischia: se dovesse venir fuori che firmato potrebbe essere squalificato, così come può accadere ad altri suoi compagni.
L’accusa della Procura di Torino mossa alla società bianconera è di false comunicazioni sociali per avere "omesso di esporre gli effetti di una scrittura privata" ma il club afferma di aver "contabilizzato le modifiche e le integrazioni in coerenza con la loro progressiva definizione e nel rispetto della disciplina contabile di riferimento". Due posizioni completamente all'opposto.
Cristiano Ronaldo era stato contattato più volte dalla magistratura torinese ma aveva sempre declinato l’invito: poi, la scorsa settimana, è arrivata la disponibilità per un breve colloquio che inizialmente si doveva tenere all’aeroporto Levaldigi di Cuneo, dove si sarebbero dovuti recare i magistrati per incontrare CR7 per un scalo di pochi minuti; ma poi si è aperta l’ipotesi dello scalo internazionale di Torino-Caselle "Sandro Pertini", che sarebbe diventata la più probabile e gradita ad entrambe le parti.
La deposizione di CR7, la sua volontà di avere di 19 milioni di euro, potrebbe aprire nuovi scenari in merito all'inchiesta e, di conseguenza, sul futuro della Juventus.
Nell’ambito dell’inchiesta Prisma, che indaga sui conti della Juventus dal 2018 al 2021, i pm di Torino Mario Bendoni, Ciro Santoriello e l’aggiunto Marco Gianoglio nei mesi scorsi hanno ascoltato tutti i giocatori bianconeri, con due tesserati (Mattia De Sciglio e Matthijs de Ligt, ora al Bayern Monaco) che durante la deposizione hanno mostrato anche gli screen delle schermate dei messaggi scritti dal capitano Giorgio Chiellini.
Ora c'è grande attesa per conoscere la versione del cinque volte Pallone d’Oro.