Cristiano Ronaldo contro la Germania: gol, assist e record ma non incide. Ecco perché
Contro la Germania, Cristiano Ronaldo si è tolto un ulteriore sfizio, prendendosi l'ennesimo record con il gol che aveva fatto sognare il Portogallo prima del crollo sotto i colpi della nazionale tedesca di Low: la rete lampo segnata su assist di Bruno Fernandes ha permesso al campione lusitano di raggiungere il tedesco Miroslav Klose per il numero totale di gol segnati nei due principali tornei internazionali (Europei e Mondiali) con 19 reti. Poi tanto movimento, in aiuto dei compagni, con un lavoro di ripiego dove serviva, con tanta generosità fino all'assist per il raddoppio portoghese. Ma al di là del primato personale da mettere in una bacheca sempre più ricca e una prestazione personale più che positiva, Cr7 non è riuscito ad incidere come avrebbe voluto con il Portogallo sconfitto malamente.
Il Portogallo ci ha creduto, poi è crollato, infine ha provato a rialzare la testa. Cristiano Ronaldo ha tentato di trascinare i suoi, a difesa anche del titolo conquistato nell'ultimo Europeo, ma non sono bastati il gol iniziale e l'assist che ha propiziato il 2-4 di Jota quando oramai la gara era ampiamente compromessa. Una prova entusiasmante a livello personale con le stats di fine gara che ne confermano la qualità assoluta anche a 36 anni compiuti: 89% di passaggi riusciti, quattro falli causati, l'assit per Jota ,a anche solo un tiro in porta che ha significato un goal (efficacia del 100%)
Guardando altre statistiche si scopre, infatti, come la parte del campo maggiormente percorsa da Cristiano Ronaldo non è stata quella a ridosso dell'area tedesca ma è stata la mediana e più precisamente il cerchio di centrocampo. Ciò non ha permesso a Cr7 di essere pericoloso e poter essere decisivo, con il Portogallo che ha ‘pagato' l'assenza del suo uomo migliore in area di rigore. Dalla ‘mappa' termica si nota una scelta tattica ‘anomala' da parte di Ronaldo, in una posizione di ripiego in cui ha provato a dare il proprio contributo per la propria nazionale. Una zona di gioco molto più arretrata rispetto alle classiche a ridosso della porta avversaria, una scelta che gli ha permesso di mettersi in luce ma che non ha pagato a livello di risultato.
Adesso, per il fenomeno portoghese servirà forse rivedere le scelte tattiche perché sarà fondamentale il risultato finale nell'ultimo match del Girone e non basterà più pensare a segnare ancora o assistere i propri compagni. Il Girone con Francia e Germania è tra i più complicati dell'intero Europeo e contro i Blues di Deschamps servirà una vittoria per arrivare agli ottavi di finale, senza pensieri. Un ultimo turno che vedrà non solo il Portogallo sfidare i campioni del Mondo in carica, ma anche la Germania che dovrà regolare la voglia di protagonismo di una Ungheria guidata da Marco Rossi che sogna l'impresa europea.