Cristiano Ronaldo abbrutito dagli insuccessi: “Non mi ha guardato neanche, che delusione”

È sempre difficile percorrere il viale del tramonto quando dentro di sé si pensa che sia invece pieno giorno: la storia dello sport è piena di campioni che non sono riusciti a smettere prima che la legge del tempo decidesse per loro e li esponesse impietosamente al declino. Le ultime gesta di Cristiano Ronaldo in terra araba stanno delineando uno scenario di questo tipo, visti gli insuccessi del suo Al Nassr ed anche le critiche dei tifosi che sembrano già averne le tasche piene di lui. I suoi atteggiamenti altezzosi poi non aiutano e dopo l'ultima sconfitta sono arrivate le parole deluse di un suo avversario, Jean-David Beauguel, che gli aveva chiesto la maglia ed è stato snobbato in maniera sdegnosa.
Lunedì scorso l'Al Nassr è stato clamorosamente sconfitto nella semifinale di King's Cup dal mediocre Al Wehda. Un 1-0 che porta la firma proprio di Beauguel, attaccante francese di 31 anni con un'onesta carriera alle spalle che lo ha visto segnare discretamente negli ultimi anni trascorsi nel campionato ceco. Niente che possa farlo ricordare e infatti probabilmente il suo massimo momento di notorietà è stato nelle ultime ore, non solo per la rete segnata nel match di Ryad ma anche per la successiva intervista rilasciata all'Equipe, in cui ha criticato l'atteggiamento di Ronaldo, sia in campo che fuori.

Se già tutti avevano avuto modo di osservare gli ormai abituali gesti di insofferenza del 38enne portoghese, con lo sfogo a fine primo tempo nei confronti del tecnico Jelicic, sostituto dell'esonerato Rudi Garcia, e gli urlacci ai compagni, Beauguel ha raccontato lo scambio avuto con CR7 dopo il fischio finale, quando evidentemente l'amarezza del cinque volte Pallone d'Oro era massima.
"Sono rimasto un po' deluso – ha detto l'attaccante dell'Al Wehda – Alla fine della partita, gli ho detto che ero un suo grande tifoso e gli ho chiesto la maglia. Mi ha stretto la mano senza guardarmi veramente, con un'aria molto sprezzante. Sono rimasto in silenzio perché sono cresciuto con lui, ricordo ancora i suoi video che guardavo quando ero al liceo. Capisco che sia rimasto deluso dopo la sconfitta, che sia un grande agonista, ma il suo atteggiamento mi ha sorpreso. Anche in campo era infastidito, urlava contro i compagni".