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Cristiano Ronaldo a muso duro: “Chi mi critica, mi teme e gli chiuderò la bocca vincendo”

Ripudiato in Italia, messo in discussione anche a Manchester. Cristiano Ronaldo scrolla le spalle, sbuffa e replica alle critiche ricevute gonfiando il petto e lanciando il guanto di sfida: “Ho 36 anni e ho vinto tutto. Se c’è qualcuno preoccupato per il mio rendimento è perché sa quale è il mio valore”.
A cura di Maurizio De Santis
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Nel bene e nel male Cristiano Ronaldo catalizza sempre l'attenzione su di lui. Anche quando non c'è. Da Torino gli arrivano correnti di vento gelido: gli ex compagni di squadra della Juventus non hanno usato parole concilianti nei suoi confronti né per ciò che ha rappresentato la sua esperienza in bianconero: "giocavamo solo per lui, adesso siamo una squadra", l'ammissione di Bonucci; mentre Chiellini ha rincarato la dose sostenendo che sarebbe stato meglio "se fosse andato via prima". Da campione internazionale con cinque Palloni d'Oro in bacheca a orpello costoso e capriccioso: la damnatio memoriae, la cancellazione di ogni ricordo dei tre anni in Serie A è divenuta lo scudo dietro il quale ripararsi per superare le difficoltà del momento. Come se le deficienze attuali della ‘vecchia signora' siano solo colpa del portoghese.

Critiche. A Madrid, quando i tifosi del Santiago Bernabeu fischiavano la squadra, non ebbe timore nello scandire una parola semplice, semplice: "vergogna". Mostrò così il disappunto per quelle proteste ingenerose nei confronti di una formazione che, proprio con lui rosa, avrebbe conquistato la Champions. Scrollò le spalle e guardò oltre, in fondo ci è abituato. E nulla può spaventarlo né turbarlo.

Ho 36 anni e ho vinto tutto – ha ammesso a Sky Sports -. Se c'è qualcuno preoccupato per il mio rendimento è perché sa quale è il mio valore. Non mi toccano affatto le cose negative che dicono di me. Se a queste persone non piaccio è perché hanno un pregiudizio. Pazienza… dormo bene e vado a letto con la coscienza pulita. Lascio che continuino a parlare perché chiuderò loro la bocca vincendo.

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Il pressing pigro di CR7 al Manchester United. L'ex Real ne ha per tutti, soprattutto per quanti ne mettono in discussione l'impegno, la reticenza a mettersi al servizio della squadra, la peculiarità di essere nel vivo dell'azione solo quando può essere coinvolto direttamente e lui stesso finalizzarla. La replica è altrettanto netta.

Le critiche sono parte del nostro lavoro, non mi spaventano anzi, le vedo come una cosa positiva – ha aggiunto Ronaldo -. So quando la squadra ha bisogno del mio aiuto in difesa e quanto sia importante aiutare in fase difensiva. Ma il mio ruolo è aiutare la squadra a vincere e a fare gol.

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