Cristiano Ronaldo a muso duro: “Chi mi critica, mi teme e gli chiuderò la bocca vincendo”
Nel bene e nel male Cristiano Ronaldo catalizza sempre l'attenzione su di lui. Anche quando non c'è. Da Torino gli arrivano correnti di vento gelido: gli ex compagni di squadra della Juventus non hanno usato parole concilianti nei suoi confronti né per ciò che ha rappresentato la sua esperienza in bianconero: "giocavamo solo per lui, adesso siamo una squadra", l'ammissione di Bonucci; mentre Chiellini ha rincarato la dose sostenendo che sarebbe stato meglio "se fosse andato via prima". Da campione internazionale con cinque Palloni d'Oro in bacheca a orpello costoso e capriccioso: la damnatio memoriae, la cancellazione di ogni ricordo dei tre anni in Serie A è divenuta lo scudo dietro il quale ripararsi per superare le difficoltà del momento. Come se le deficienze attuali della ‘vecchia signora' siano solo colpa del portoghese.
Critiche. A Madrid, quando i tifosi del Santiago Bernabeu fischiavano la squadra, non ebbe timore nello scandire una parola semplice, semplice: "vergogna". Mostrò così il disappunto per quelle proteste ingenerose nei confronti di una formazione che, proprio con lui rosa, avrebbe conquistato la Champions. Scrollò le spalle e guardò oltre, in fondo ci è abituato. E nulla può spaventarlo né turbarlo.
Ho 36 anni e ho vinto tutto – ha ammesso a Sky Sports -. Se c'è qualcuno preoccupato per il mio rendimento è perché sa quale è il mio valore. Non mi toccano affatto le cose negative che dicono di me. Se a queste persone non piaccio è perché hanno un pregiudizio. Pazienza… dormo bene e vado a letto con la coscienza pulita. Lascio che continuino a parlare perché chiuderò loro la bocca vincendo.
Il pressing pigro di CR7 al Manchester United. L'ex Real ne ha per tutti, soprattutto per quanti ne mettono in discussione l'impegno, la reticenza a mettersi al servizio della squadra, la peculiarità di essere nel vivo dell'azione solo quando può essere coinvolto direttamente e lui stesso finalizzarla. La replica è altrettanto netta.
Le critiche sono parte del nostro lavoro, non mi spaventano anzi, le vedo come una cosa positiva – ha aggiunto Ronaldo -. So quando la squadra ha bisogno del mio aiuto in difesa e quanto sia importante aiutare in fase difensiva. Ma il mio ruolo è aiutare la squadra a vincere e a fare gol.