Criscito prima del rigore alla Juve: sapeva già come battere Szczesny, svelato il trucco
"Il calcio fa piangere e fa sorridere, stasera è stata la mia rivincita": Mimmo Criscito parla da capitano, da uomo, da leader, da padre di famiglia. Una famiglia che ha sofferto tanto nell'ultima settimana, dopo l'errore dolorosissimo al 96′ nel derby contro la Sampdoria che sembrava aver spento definitivamente le speranze di salvezza del Genoa. Ed invece il calcio, come la vita, spesso toglie e poi restituisce. A patto di avere gli attributi di un giocatore che – con l'errore con la Samp ancora scolpito nella mente – non ha esitato a portarsi sul dischetto per battere un altro penalty, nello stesso minuto e altrettanto decisivo, contro la Juventus.
Il 96′ di Genoa-Juve è il momento della personale redenzione del 35enne di Cercola: segnare significherebbe vincere e riprendere a sperare, sbagliare il secondo rigore di fila condannerebbe il Grifone e ammazzerebbe un toro, altro che un calciatore. Criscito non ha dubbi e non ne hanno i suoi compagni: il capitano prende il pallone, lo fissa mentre il pubblico del Ferraris trattiene il respiro, poi fa secco Szczesny con un sinistro angolatissimo. Esplode Marassi, esplode la panchina del Genoa, esplode il cuore di Mimmo. Tutti lo abbracciano, tutti sanno quello che ha passato, quanto ci tiene ai colori rossoblù: "Il Genoa è la mia vita".
"L'errore della settimana scorsa nessuno lo cancella, ma questi tre punti tengono ancora accesa la fiamma per crederci, noi ci crediamo – dice il difensore a Sky dopo il fischio finale – Bisogna lottare fino alla fine, adesso abbiamo un'altra partita difficile a Napoli, dobbiamo andare lì con la stessa cattiveria". Criscito è stato solido come il granito sia nel decidere di battere il rigore che nell'eseguirlo alla perfezione, la bandiera genoana svela il trucco dietro un'esecuzione così perfetta, non cambiare idea in corsa: "Ad essere sinceri, ero più tranquillo oggi che la settimana scorsa. Con la Samp il mio errore è stato che ho cambiato l'angolo all'ultimo secondo ed è stato un errore. Ho calciato male, oggi è andata bene, sono contento".
"Mia moglie sa quanto soffro quando perdiamo, mi sta accanto 24 ore su 24. Questa settimana è stata dura, ho fatto casa-campo e campo-casa, non sono mai uscito perché c'era rabbia, c'era delusione ed ero solo concentrato a lavorare. Oltre al gol penso di aver fatto anche una buona partita, mi sento bene fisicamente e sono molto contento. Su chi facciamo la corsa? Su noi stessi, pensiamo prima a vincere e poi guardiamo gli altri", conclude Criscito.