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L’ombra del Covid su Juve-Napoli, Omicron mette in allarme l’Asl: “Situazione da monitorare”

Sale l’ansia da Covid in vista della ripresa della Serie A. Tra le partite in calendario anche Juve-Napoli: dopo i fatti dello scorso anno, la sfida si ripropone in un nuovo momento delicato.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Fabian Ruiz e Lorenzo Insigne positivi al Covid-19: il 6 gennaio il campionato riprenderà con la sfida tra Juventus e Napoli all'Allianz Stadium di Torino. In un certo senso sembra di rivivere l'odissea di un anno fa quando il Napoli, che avrebbe dovuto giocare a ottobre 2020 contro la Juve sempre in casa dei bianconeri, fu fermato dall'Asl per via della positività al Covid di alcuni calciatori azzurri a contatto con il "focolaio" Genoa nella precedente gara di campionato. L'intervento dell'Asl bloccò la partenza dei campani verso il capoluogo piemontese. Ne scaturì una battaglia legale che culminò con la sconfitta a tavolino inflitta inizialmente al Napoli dal Giudice Sportivo prima che la società di De Laurentiis vedesse ribaltata la sentenza dinanzi al Collegio di Garanzia dello Sport del Coni.

La partita si giocò nuovamente ad aprile 2021 e la Juventus in campo vinse 2-1. Quell'atto costituì comunque un precedente in ambito Covid, costringendo gli organi calcistici a fare un passo indietro, al cospetto di protocolli e procedure nei quali era comunque già ben definito il ruolo delle varie autorità sanitarie locali.

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Da diverse settimane la variante Omicron ha fatto nuovamente piombare l'Italia nell'incubo pandemia. Il Governo, nelle recenti misure per contrastare il Covid, ha imposto l'obbligo di indossare la mascherina Ffp2 anche negli stadi e nei palazzetti senza alterare (per adesso) la percentuale di capienza. La situazione è però in continua evoluzione e non sono esclusi ulteriori interventi anche più restrittivi.

Nel calcio un campanello d'allarme c'è già stato: in Serie B sono stati rimandati gli ultimi due turni di campionato. Tra le varie situazioni critiche, anche quella che ha interessato il Monza e lo stop imposto dall'Ats Brianza al club biancorosso, che ha posto ancora una volta al centro dell'attenzione il ruolo delle aziende sanitarie locali e la loro prevalenza nella gerarchia delle fonti.

In Serie A lo spettro dell'Asl ha fatto capolino con lo stop dettato alla Salernitana, che non si è recata in trasferta a Udine per il numero di positivi emersi alla vigilia della gara. Il Giudice Sportivo ha rinviato la decisione riportando il campionato indietro di un anno, con il precedente Juventus-Napoli che è ancora ben stampato nella memoria collettiva.

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E proprio Juve-Napoli si staglia adesso all'orizzonte nel momento più delicato da diversi mesi a questa parte, con il numero di contagi in aumento (anche tra i calciatori) e il rientro dalle vacanze che rappresenta un'incognita importante in vista della ripresa degli allenamenti. I partenopei, al momento, devono fronteggiare le positività di Insigne e Fabian Ruiz. L'impatto di Omicron alza il livello di attenzione da parte delle autorità sanitarie, anche in relazione alla situazione dei club professionistici.

"Stiamo navigando a vista e abbiamo molta preoccupazione rispetto a Omicron". Antonio D'Amore, direttore dell'Asl Napoli 2, sintetizza così la situazione attuale a Fanpage.it. I casi positivi all'interno del Napoli, per il momento, non lo riguardano direttamente: "Fabian Ruiz è in Spagna, Insigne è residente nella zona della Asl Napoli 1. Oggi sono fuori dalla nostra giurisdizione".

Impossibile fare previsioni in un contesto così incerto e mutevole: "Il viaggio del Napoli verso Torino? Non è possibile ipotizzare nulla. Bisognerà vedere anche se il governo in cabina di regia prenderà altre decisioni". Di certo, visto lo scenario generale, l'evoluzione del quadro epidemiologico all'interno del Napoli sarà seguito con grande attenzione delle autorità sanitarie: "Alcuni calciatori devono tornare dalle vacanze e Fabian Ruiz non credo possa rientrare in maniera così semplice dalla Spagna – ha aggiunto ancora -. È una situazione sicuramente da monitorare". Sarà una lunga attesa, come quella di ogni Juve-Napoli. Ma con una variabile in più.

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