Covid, infortuni, squalifiche, Coppa d’Africa: Juve-Napoli rischia di essere una partita fantasma
A 3 giorni dalla rima partita dell'anno né Massimiliano Allegri né Luciano Spalletti hanno certezza su quali e quanti calciatori potranno effettivamente contare in vista di Juventus–Napoli. Covid, infortuni, squalifiche (quella di Mario Rui) e Coppa d'Africa condizionano le scelte degli allenatori, con gli azzurri che stanno messi peggio disponendo di appena 12 calciatori di movimento (Petagna è rientrato in extremis dopo l'isolamento per un contatto con un positivo) e i dubbi legati alle condizioni di Lorenzo Insigne e Fabian Ruiz (reduci dallo stop per il contagio). Il capitano, in particolare, vive un momento delicato sia perché al rientro da un problema muscolare che lo aveva costretto dietro le quinte sia per le vicende di mercato: la trattativa con il Toronto è agli sgoccioli, il suo futuro è in Canada in virtù di uno stipendio che nessun club in Italia e in Europa poteva assicurargli.
È come avere la nuvoletta di Fantozzi sulla testa: nell'ultimo mese ha rallentato la marcia dei partenopei, ancora oggi decimati dalle assenze. Pesanti quelle di Anguissa e Koulibaly, entrambi volati in Camerun per il torneo continentale. Lasciano con l'acqua alla gola anche quelle di Elmas, Lozano e Osimhen (quest'ultimo fermo anche a causa dell'operazione al volto) bloccati in patria perché positivi. Chiellini e Arthur (oltre al terzo portiere Pinsoglio) le defezioni provocate dal virus tra le fila dei bianconeri. La cautela per un risentimento muscolare avvertito in allenamento ha fatto scattare il campanello d'allarme per Bonucci (non dovesse farcela, c'è Rugani). Danilo e Ramsey sono fuori da tempo. Morata ha già la testa a Barcellona.
La recrudescenza dei contagi alimentata dalla diffusione della variante omicron ha solo allertato le Asl di competenza ma, al netto della richiesta del Napoli e di altri club di Serie A, la prossima giornata di campionato non subirà scossoni, né variazioni o rinvii: si andrà in campo a meno di situazioni che deflagrano e rendono impossibile giocare seguendo le norme inserite nel protocollo. I test molecolari che verranno effettuati nell'immediata vigilia della sfida potrebbero cambiare tutto. Ecco perché l'incertezza è predominante.
Le note liete? A volersi sforzare di trovarne, la Juve può essere "contenta" per il rientro di Dybala e Chiesa. Quanto al Napoli, avere Malcuit in extremis aiuterebbe Spalletti a realizzare l'unico incastro opinabile in formazione: il francese a destra al posto di Di Lorenzo dirottato sulla corsia mancina (Ghoulam non offre garanzie), Juan Jesus al centro accanto a Rrhamani con cambi ridotti all'osso. Quanto alla possibilità di avere Tuanzebe (difensore centrale in prestito dal Manchester United) a disposizione per disporre alternative in rosa, sarà tutto rimandato alla gara con la Sampdoria.