Costa Rica ai Mondiali, Campbell in lacrime in tv: “Vincere o morire, non avevamo scelta”
La carriera di Joel Campbell è come un'altalena che non si ferma mai. Ieri ha compiuto un'impresa per cui sarà ricordato probabilmente per sempre dal suo popolo, segnando il gol decisivo che fa volare il Costa Rica direttamente in Qatar per giocarsi i mondiali a novembre. Un vero e proprio riscatto quello dell'attaccante costaricano, partito dal basso per arrivare all'Arsenal e poi ritrovarsi dopo soli tre anni al Frosinone, senza segnare nemmeno un gol, e andare a cercare fortuna in Messico. Ma tutto questo è già il passato, da ieri.
Il Costa Rica è l'ultima Nazionale a conquistare il pass per i Mondiali del 2022, strappando un volo last-minute. Ma è proprio in Qatar, al "All Rayyan Stadium", che va in scena lo spareggio contro la Nuova Zelanda, per acquistare già il sapore della competizione. Ed è già al 3° minuto di gioco che Campbell fa impazzire di gioia tutti i tifosi della "Tricolor" firmando l'1-0 che sarà poi definitivo. Al 69° inoltre la Nuova Zelanda rimane anche in inferiorità numerica, a causa dell'espulsione di Barbarouses, entrato in campo da appena 9 minuti al posto di Greive.
E così, in discesa, gli uomini di Guzman accedono al mondiale, nel girone E di Qatar 2022, un gruppo di ferro con Spagna, Germania e Giappone. Ma poco importa se le chance di passare agli ottavi saranno poche: il Costa Rica è di nuovo lì sul palcoscenico mondiale, per la terza volta consecutiva (cosa mai successa nella sua storia). E la prima di questa serie, in Brasile, l'Italia se la ricorda bene, visto che contribuì pesantemente all'eliminazione degli azzurri dai gironi. I centroamericani invece passarono da primi e arrivarono addirittura ai quarti di finale, eliminati solo ai rigori dall'Olanda.
Intervistato a caldo, l'esperto attaccante non è riuscito a trattenere le lacrime. Il pianto in diretta tv ne ha sottolineato la commozione e la tensione per un match tanto atteso. "Abbiamo dato tutto e lottato per arrivare a questo momento. Quando eravamo messi male dicevo che saremmo stati tutti morti o tutti vincitori", ha ammesso con la voce singhiozzante per le lacrime.
Se adesso la Nazionale tricolor ha la possibilità di ripetere la storia, il merito è soprattutto del loro attaccante che, come anticipato, si è preso una grossa rivincita per una carriera che poteva prendere il volo ma è scesa vertiginosamente. Dopo i primi passi in patria, Campbell attira su di sé le attenzioni di numerosi osservatori europei grazie alle notevoli prestazioni nella Copa América 2011: viene subito acquistato dall'Arsenal per 2,5 milioni di euro, venendo poi girato in prestito al Lorient.
Nella stagione 2011-2012 il giocatore scende in campo 25 volte mettendo a segno 3 gol nella Ligue 1 francese. Nel 2012 passa in prestito al Betis, squadra con la quale colleziona 28 presenze e 2 gol. Gli alti e bassi continuano nella stagione 2013-2014, in prestito all'Olympiakos, dove contribuisce con i suoi 8 gol alla vittoria del campionato greco. Sembra il momento buono per ristabilirsi all'Arsenal: nella stagione 2015-16, con i Gunners colleziona finalmente 19 presenze e fa anche tre gol. Ma l'ascesa si interrompe con un ritorno al Betis infelice, segnato da due infortuni.
Così Joel prova a voltare pagina e arriva in Italia, al Frosinone appena approdato in Serie A: ancora un buco nell'acqua, con 17 presenze e 0 gol. L'ultima chance è in Messico, nella Primera División, prima al Club León e poi al Monterrey, sua squadra attuale. Qui ottiene finalmente una stabilità con ben 104 presenze in tre anni. In Nazionale però Campbell ci è sempre stato, sin dall'Under 17. Il suo obiettivo è sempre stato quello di portare soddisfazioni al proprio Paese e ieri ci è riuscito: può ricominciare a sognare, ancora una volta.