Così l’Atletico Madrid ha lasciato lo spartano spogliatoio degli avversari dilettanti: pura classe
Lo spogliatoio del Cacereño era pulito e ordinato come fosse passata da poco la squadra delle pulizie. Nemmeno sembrava che fino a poco prima, in quell'ambiente, c'era stata una formazione di calcio che ha usato servizi e suppellettili in occasione di una partita. Il club di Cáceres, città dell'Estremadura, gioca nella Segunda Federación (la quarta serie del campionato spagnolo) ma ha vissuto una serata particolare per l'incontro di Coppa del Re contro l'Atletico Madrid. Ha ospitato i colchoneros nello stadio Principe Felipe e fa nulla che il risultato del campo sia stato amaro (è finita 1-3) e sfuggito in un finale da batticuote, ma il brivido provato alla mezz'ora del primo tempo grazie alla rete del vantaggio momentaneo è qualcosa che resta scolpito nella storia e nei cuoi dei tifosi.
L'attesa per il match era stata grande, il post gara è stato ripagato – oltre che dai commenti entusiasti e dai ringraziamenti – anche dal piccolo/grande gesto di classe e di rispetto da parte dei madrileni. Sono andati via con la vittoria in tasca, non prima di aver rassettato lo stanzone molto spartano nel quale si sono accomodati. Era tutto sistemato, per terra non c'era nemmeno una carta. I rifiuti erano tutti in un cestino. E tutto quanto era servito era stato messo su un tavolo con precisione maniacale. Un segno di lealtà e di riconoscenza che ai Mondiali siamo stati abituati ad apprezzare per il comportamento della nazionale nipponica: mancavano forse sono i messaggi di saluto e qualche origami a corredo, ma il senso e l'effetto di quel comportamento si aggiunge al bel ricordo della serata di coppa nazionale.
"I piccoli dettagli fanno la differenza. Grazie mille, Atleti", ha scritto in un messaggio condiviso su X il Cacereño che ha voluto così sottolineare l'esemplare dimostrazione di rispetto verso l'avversario, che mette in luce anche l'educazione dei giocatori oltre che dello staff stesso della società capitolina.
La partita in sé non è stata così semplice per i colchoneros che sono riusciti a pareggiare solo all'83° con Lenglet. Un gol di Julian Alvarez e un autogol di Adri Perez nei minuti di recupero hanno poi regalato la certezza del passaggio al turno successivo. Ancora una volta la squadra di Simeone (era accaduto anche nel turno precedente con il Vic, formazione della sesta divisione) ha dovuto faticare per evitare la sconfitta. "Partite del genere non sono mai facili perché gli avversari ci mettono entusiasmo e grande compattezza – le parole del Cholo -. E se non le affronti con la giusta risolutezza corri il rischio di perdere".