Così l’Arsenal si è ritrovato a rischiare la retrocessione dalla Premier (dopo oltre 100 anni)
In Premier League almeno sei o sette squadre, in questo momento, ambiscono a un posto in Champions League e almeno altre tre o quattro possono puntare all'Europa League. Tra queste però non c'è l'Arsenal che incredibilmente si trova a lottare per non retrocedere. Qualcosa di inimmaginabile fino a qualche settimana fa. E ora c'è tanta paura nell'ambiente Gunners che è invischiato a lottare per la salvezza con squadre che invece quest'obiettivo ce l'hanno come target massimo dall'inizio della stagione.
I Gunners si erano abituati troppo bene. Venti partecipazioni consecutive alla Champions League, poi l'inizio del declino. Con due quinti posti che hanno portato l'Arsenal in Europa League. Sembrava tutta ‘colpa' di Wenger che nel 2018 ha lasciato dopo ventidue anni meravigliosi. Emery il suo erede è durato meno di un anno e mezzo. Il posto in Champions non lo ha conquistato, la rivoluzione non gli è riuscita e nell'autunno del 2019 è stato sostituito dal traghettatore Ljungberg che ha ceduto poi il posto a Mikel Arteta, l'ex vice di Guardiola che sembrava l'uomo adatto per il rilancio.
I due trofei vinti da Arteta
Nella scorsa Premier League l'Arsenal si è tolta qualche sfizio, ma non è riuscita ad arrivare tra le prime sei. Il posto in Europa League lo ha mantenuto vincendo la FA Cup, un grande trionfo. Sembrava il primo di una lunga serie. E in realtà è stato il primo titolo, perché sempre lo scorso agosto i londinesi hanno vinto la Community Shield, sul Liverpool di Klopp.
Il 3-0 al Fulham nella prima giornata a conti fatti è stato illusorio come le tre vittorie ottenute nelle prime quattro giornate. Il successo a Old Trafford ha ridato linfa, ma ora è diventato un incubo. Perché quello del 1° novembre sul Manchester United è stato l'ultimo successo in Premier. Due punti nelle ultime sette partite, zona europea lontanissima e quindicesimo posto in classifica, con Brighton e Burnley che sono in scia. E nel boxing day c'è il derby con il Chelsea, che invece è al quarto posto.
Cosa è successo all'Arsenal
Theo Walcott, grande ex, che con il Southampton ha sfidato l'Arsenal la scorsa settimana e ha fatto pure gol all'Emirates ha dichiarato di aver visto spaventati i suoi ex compagni. Se la paura non passerà sarà davvero dura risalire. L'Arsenal ha dei buonissimi giocatori e un bravissimo allenatore che saprà trovare rimedio. Per risalire l'Arsenal ha bisogno intanto dei gol di Aubameyang, ma anche delle parate di Leno che era stato determinante nei mesi scorsi. L'unica certezza è che bisogna invertire presto la rotta altrimenti lo spettro della Championship sarà sempre più forte. I bianco-rossi giocano ininterrottamente da oltre cento anni il massimo campionato inglese e vogliono continuare a farlo. Anche se la società sta già pensando al peggio con una riduzione dello stipendio, del 25%, per ogni calciatore.