Così il Sassuolo di De Zerbi è diventato la squadra più divertente della Serie A (con l’Atalanta)
Il Sassuolo è una delle squadre più in forma del campionato. La formazione allenata da Roberto De Zerbi alla ripresa del campionato è letteralmente esplosa e ora vede l'Europa. Rendimento in crescendo, culminato nelle quattro vittorie consecutive, per gli emiliani che ora sono pronti a sfidare la corazzata Juventus. Una sfida cruciale sulla via che porta al titolo per i bianconeri che avranno di fronte un Sassuolo che ha preso finalmente consapevolezza dei propri mezzi, e che ha dimostrato di potersela giocare contro chiunque sfoderando un gioco spumeggiante e offensivo, vero e proprio marchio di fabbrica dell'allenatore bresciano.
È un Sassuolo bello e vincente quello che abbiamo ammirato nel post-lockdown. Dopo la sconfitta nel recupero con l'Atalanta, gli uomini di De Zerbi hanno collezionato due pareggi, contro Inter e Verona, e quattro vittorie consecutive, in casa contro il Lecce e in trasferta contro Fiorentina, Bologna e Lazio. In ogni partita giocata gli emiliani hanno segnato almeno due gol, con un totale di 17 reti in sei partite. Nella speciale classifica dalla 27a giornata, la prima intera post-lockdown (non considerando il recupero con sconfitta contro l’Atalanta), il Sassuolo è secondo in classifica a pari punti con il Milan con 14 lunghezze, una in meno della Dea e una in più della Juventus prossima avversaria.
Il boom del Sassuolo dopo il lockdown
La tanto attesa "esplosione" del Sassuolo si è dunque concretizzata. La squadra di De Zerbi fino alla sospensione, aveva mostrato di avere qualità importanti, sfoderando però un rendimento altalenante che ne aveva compromesso la definitiva consacrazione. Dalla ripresa in poi però gli emiliani sembrano aver acquisito la consapevolezza di potersela giocare contro chiunque, senza snaturare la propria mentalità offensiva. Fotografia perfetta il match contro la Lazio, con lo svantaggio che non ha minato le certezze del Sassuolo che ha continuato a giocare, finendo per piazzare il sorpasso all'ultimo respiro.
Un collettivo che esalta e viene allo stesso tempo impreziosito da individualità importanti come quelle di Boga, o del baby Raspadori, con la possibilità anche di poter contare soprattutto in avanti sull'imbarazzo della scelta. Grandi meriti dunque di Roberto De Zerbi, che è riuscito a far crescere e non poco la squadra raccogliendo i frutti di quanto seminato. L'appeal del tecnico bresciano è in forte crescita e non mancano le pretendenti anche a livello internazionale per il mister. Un esempio della sua notevole considerazione è arrivato nei mesi scorsi da Barcellona, con l'accademia dei catalani che lo ha invitato ad una lezione ai mister delle Giovanili blaugrana.
De Zerbi e le parole alla vigilia di Sassuolo-Juventus
E De Zerbi nell'incontro con la stampa alla vigilia di Sassuolo-Juventus, ha confermato la volontà di non snaturare il gioco anche contro la capolista: "Abbiamo trovato un'identità precisa da tempo, a questa non dobbiamo venire meno nelle gare più toste. La Juventus è prima in classifica, è la partita più difficile ma dobbiamo mantenere la nostra convinzione. Una palla a Ronaldo e a Dybala è diversa da una palla a un giocatore di medio-bassa classifica ma quando abbiamo il pallone noi dobbiamo far quel che sappiamo". Quello che è certo per il mister è che i neroverdi possono crescere ancora: "Le gare possiamo perderle ma serve capire come si perdono e come si vincono. Prima della sosta c'erano già maturità e consapevolezza giuste, oltre che un livello atletico importante. Ora le quattro vittorie di fila hanno fatto sì che tutti guardassero a noi in modo diverso ma siamo quelli di prima. La squadra sta bene ma non è ancora al punto finale".
Il Sassuolo sogna l'Europa League
E il sogno Europa League è possibile. De Zerbi non si nasconde: "Davanti c'è il Milan che sta facendo una seconda parte di campionato strepitoso, ha fatto una grande partita anche col Napoli. Se non l'avesse fatto, l'avremmo preso in classifica ma io guardo in casa mia. Non dobbiamo vergognarci di porre il Milan come obiettivo. Portiamo rispetto ai rossoneri ma l'obiettivo è raggiungerli perché ci precedono, così come dobbiamo star attenti a Verona e Bologna"