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Così Cristiano Ronaldo (da solo) risolve la metà dei problemi della Juventus di Pirlo

La partita vinta con qualche sofferenza di troppo a La Spezia, ha dimostrato la grande differenza di rendimento della Juventus con e senza Cristiano Ronaldo in campo. Nonostante i problemi di gioco comunque evidenziati dalla squadra, con il ritorno del portoghese Andrea Pirlo ha infatti più di un motivo per guardare con ottimismo al resto della stagione.
A cura di Alberto Pucci
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Il progetto di Andrea Pirlo è ancora lontano dal potersi definire concluso, ma da oggi il tecnico bianconero può finalmente contare sul ritorno di un capo cantiere in grado di fare la differenza. Se la Juventus è tornata da La Spezia con una vittoria e qualche certezza in più, lo si deve anche al rientro in campo di Cristiano Ronaldo: il giocatore decisivo e dal quale dipendono le sorti dell'intera squadra campione d'Italia.

I numeri con e senza il portoghese non ammettono infatti discussioni. Con il cinque volte Pallone d'Oro a disposizione, e nonostante i problemi di gioco che sono ancora tutti da risolvere, la Juventus ha infatti una media punti di 2,19 contro l'1,83. Per non parlare, poi, della media realizzativa. Il fenomeno di Madeira ha fino ad ora garantito una media di 1,8 reti e 16,4 conclusioni verso la porta avversaria, contro l'1,7 relativo ai gol e il 15,4 di tiri senza la sua presenza. In pratica CR7 va in gol ogni 43 minuti: un dettaglio che, per il cantiere di Pirlo, fa tutta la differenza del mondo.

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Il peso specifico di CR7

Da quando è arrivato in Italia, l'ex Real Madrid ha praticamente segnato a tutte le squadre incontrate. Solo al Chievo, in due occasioni, non è riuscito a festeggiare un gol. Con la doppietta realizzata contro lo Spezia, è inoltre diventato il quarto giocatore della storia bianconera ad andare a segno in tutte le sue prime tre gare stagionali di campionato (dopo Del Piero, Trezeguet e Dybala). Reti che hanno permesso alla vecchia signora di tornare a vincere, proprio come succede nel 67,4% dei casi quando il numero 7 scende in campo con i compagni.

La sua presenza è dunque di fondamentale importanza, e non solo per i gol e le giocate decisive. Come accade anche nel Milan con Zlatan Ibrahimovic, il 35enne lusitano è infatti il campione che sprona e scuote i compagni. È l'uomo che toglie pressioni agli altri e che se le carica sulle spalle, grazie ad un carisma infinito e ad una classe cristallina. Il tutto per la gioia di Andrea Pirlo, che con lui in campo può ora permettersi di affrontare i problemi del cantiere con il sorriso sulla bocca.

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