Cos’è il DOGSO: la risposta ai dubbi sull’espulsione di Freuler in Atalanta-Real Madrid
Atalanta-Real Madrid, gara di andata degli ottavi di finale di Champions League è stata condizionata pesantemente dall'arbitro, il signor Stieler, che al 17′ minuto ha deciso di estrarre il cartellino rosso al nerazzurro Freuler per un contatto di gioco con Mendy, giocatore del Real Madrid. Il direttore di gara ha considerato la ‘spallata' dell'atalantino rea di un cartellino rosso diretto per aver fermato una chiara occasione da gol. Una interpretazione del gesto che attinge al regolamento in vigore, riferendosi ad una norma ben precisa, che tutti oramai stanno imparando a conoscere, il DOGSO.
Eppure, proprio nel caso dell'espulsione diretta di Freuler e nel riferimento regolamentare, restano molti dubbi e diverse perplessità sulla corretta applicazione della regola. Al di là della dinamica ‘in tempo reale', che aveva già per diversi aspetti considerata eccessiva la punizione disciplinare di Stieler verso Freuler, il ‘rosso' diretto – senza nemmeno l'ausilio del VAR – appare una applicazione quantomeno ‘radicale' delle regole attorno al provvedimento preso, seguendo la "regola 12" e, in particolare, l'interpretazione della formulazione sul DOGSO.
Il DOGSO (letteralmente acronimo che significa in inglese "denying [a goal or] an obvious goal-scoring opportunity" ovvero "negare [la segnatura di una rete o] un'evidente occasione di segnare una rete") è una norma che è stata inserita specificatamente nel regolamento del calcio per fare chiarezza ulteriore per i casi in cui vale la possibilità per i direttori di gara di applicare l'espulsione diretta. E' una ‘evoluzione' dell'iniziale CGS (Condotta Gravemente Sportiva) e della SPA ("stop a promising attack", ovvero interrompere una promettente azione d'attacco). Ma proprio in questa ‘evoluzione' si celano ancora incomprensioni e male interpretazioni da parte degli arbitri.
Cosa dice la regola 12 attualmente in vigore
Negare la segnatura di una rete o un’evidente opportunità di
segnare una rete (D.O.G.S.O.)I seguenti criteri devono essere presi in considerazione:
• La distanza tra il punto in cui è stata commessa l’infrazione e la porta
• La direzione generale dell’azione di gioco
• La probabilità di mantenere o guadagnare il controllo del pallone
• La posizione ed il numero dei difendenti
Perché il DOGSO sia considerato applicabile, la regola 12 evidenzia chiaramente i criteri base su cui fondare la propria decisione, che non sono cambiati nel tempo e che sono stati spiegati già nel 2016 – anno in cui il regolamento ha subito varianti fondamentali da parte della IFAB – dallo stesso Alfredo Trentalange, allora responsabile del Settore Tecnico dell’Associazione Italiana Arbitri e oggi Presidente dell'AIA. Questi criteri riguardano la distanza dalla porta, la direzione generale dell’azione, il controllo o la probabilità del futuro controllo del pallone, il numero di difensori che possono intervenire. Tutti criteri validi per capire se ci si trova in presenza di una cosiddetta “chiara occasione da gol”.
Il caso Freuler-Mendy e l'errata applicazione del DOGSO
Il caso specifico di Freuler-Mendy, in Atalanta-Real Madrid non sembra però rispondere a determinati valori inseriti nella Regola 12: il contatto avviene fuori dall'area di rigore, con l'azione che ha la sua direzione generale non verso lo specchio della porta ma in modo più decentrato, su una linea ‘laterale'. Freuler non era l'ultimo uomo, perché nella lunetta dell'area di rigore c'era un altro giocatore atalantino che avrebbe potuto partecipare all'azione difensiva e, infine, la dinamica dell'azione non è appara una "chiara occasione da gol".