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Cose che possiamo fare a Natale: piccola guida immaginifica sul calcio del 25 dicembre

Quello del 2020 sarà un Natale pieno di limitazioni, ma nessuno potrà toglierci il calcio. Non guarderemo il calcio di serie A, ma il 25 dicembre potremo gustarci partite iraniane, boliviane, guatemalteche e marocchine, viaggiando per forza di cose solo con la mente fra alcune delle città più belle del mondo.
A cura di Jvan Sica
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Quest’anno a Natale potrebbero essere più le cose che non faremo, o che sarebbe opportuno non fare, rispetto ai tradizionali momenti che ripetiamo da sempre. Non ci saranno baci e abbracci, non ci saranno tavolate da mille mila persone, né il giro dei parenti, soprattutto dai vecchi zii che è meglio non ci vedano nemmeno quell’unica volta all’anno, almeno per quest’anno. Tutte queste cose potrebbero mancarci, ma di sicuro non ci mancherà l’assenza di calcio, dato che fino a due giorni fa si è giocato il campionato di serie A e poi il giorno di Natale, il 25 dicembre, quasi mai si è scesi in campo.

Ma se ci sono in lettura i grandi maniaci, quelli che hanno problemi relazionali se non chiacchierando di un terzino o dello schema che usa Hasenhüttl sui calci d’angolo, allora questa breve e immaginifica guida al calcio natalizio non possono perderla. Di seguito dettaglieremo, con accenni di altro tipo forzosamente inseriti per allungare il brodo, tutte le partite che potremo gustarci il giorno di Natale.

La primissima scelta potrebbe cadere sulle quattro partite della Liga Profesional boliviana. Ad inaugurare la giornata il match fra l’Aurora di Cochamamba, attualmente ultima in classifica e il San José di Oruro, terz’ultimo. Non dovrebbe essere la partita più spettacolare dell’anno, ma ci torna in mente la storia molto natalizia dei due Baldivieso, ovvero Julio César, l’allenatore attuale dell’Aurora, indimenticabile centrocampista della miglior Bolivia della storia a metà anni ’90, e Mauricio, figlio di Julio César, che è stato fatto esordire dal papà anche allora allenatore dell’Aurora a 12 anni. Esatto, a soli 12 anni nel campionato nazionale boliviano. Giocò dieci minuti, di cui cinque fuori per un calcio di un avversario e due giorni dopo il padre fu licenziato per l’azzardo di mettere un bambino fra i grandi.
A chiudere la giornata i primi in classifica, il Bolívar ospite del Real Potosí. Se non conoscete Potosí, la storia delle sue miniere d’argento e tutto quello che è stato fatto al territorio e agli uomini di quella cittadina, allora correte a leggere “Le vene aperte dell’America Latina” di Eduardo Galeano (prima questo e solo dopo “Splendori e miserie del gioco del calcio”).

Dalla Bolivia voliamo in Iran, dove c’è partita di cartello, non tanto per le posizioni in classifica delle due squadre ma per i loro nomi. In trasferta gioca il grande Persepolis, la squadra che ha vinto per 13 volte il campionato, cosa che è successa anche lo scorso anno, e il Nassaji Mazandaran, non una squadra di grande lignaggio, ma per la quale è stato girato un documentario molto bello, “Hope Of Suffered City”, che racconta l’annata in cui ritorna nella massima serie del campionato iraniano e il rapporto con tifosi e città (questo film ha una locadina fantastica).

Negli Emirati Arabi Uniti non si può non giocare con quel clima meraviglioso e andrà in onda un massacro con la prima in classifica, lo Sharjah, che sfida l’ultima in classifica, l’Hatta Club che ha un solo punto. Le altre due sono Al-Wahda-Fujairah, in cui si sfideranno due che hanno sfiorato il calcio italiano, Tim Matavž con il Genoa e Samuel Armenteros con il Benevento e il Crotone, e Khor Fakkan-Al-Wasl.

In Nord Africa abbiamo la Premiership egiziana con tre partite, di cui la più interessante dovrebbe essere Aswan-El Gouna. Il luogo dove si terrà la partita è chiaramente spettacolare. Aswan è una delle città più incredibili al mondo, oltre ad essere una delle più antiche della storia, ma a noi interessa solo il calcio e allora siamo dispiaciuti di non poter assistere alla partita della squadra che ha uno dei nomi meno accattivanti del panorama calcistico mondiale, il Ceramica Cleopatra, che ha iniziato anche molto bene il campionato.

Anche in Marocco si gioca in una città dalla storia millenaria, Tétouan, in cui c’è il nigeriano Tony Edjomariegwe che sta facendo faville con 4 gol segnati in 4 match disputati, sfidando lo Youssoufia Berrechid, mentre l’altra gara vede giocare FUS de Rabat e il Difaâ d'el Jadida, per le quali non ho nulla da dichiarare.Ma la partita del Natale potrebbe essere giocata in Guatemala fra Xelajú e Sanarate. Le due squadre sono mediocri e in campionato occupano gli ultimi posti. La partita perfetta da guardare non so attraverso quali collegamenti streaming e satellitari per addormentarsi beatamente senza pensare alle cose che non possiamo fare in questo Natale. "Una poltrona per due" gli fa un baffo.

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